DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzata) usualmente richiesta al di fuori dell'Unione Europea, le spedizioni destinate in Algeria devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
a) Fattura commerciale
Redatta almeno in triplice copia, in lingua francese o araba, deve contenere le informazioni abituali e riportare il codice NIF (codice fiscale) dell'importatore.
La certificazione delle fattura deve essere prodotta solo su richiesta dell'importatore.
Dal 1 gennaio 2020 le importazioni in Algeria devono essere effettuate prioritariamente sulla base dell'incoterm FOB. In caso di impossibilità e di utilizzo di un altro Incoterm, la fattura commerciale deve essere dettagliata e distinta in tre parti: Merce / Trasporto / Assicurazione (notare che l'assicurazione deve essere stipulata con un Compagnia assicurativa algerina). Inoltre, gli operatori devono ricorrere in via prioritaria alle imprese di trasporto marittimo nazionale ogniqualvolta tale scelta sia possibile.
b) Copia della dichiarazione export (EX A)
Può essere ancora richiesta nell’ambito dei crediti documentari.
c) Documento EUR.1
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti comunitari importati in Algeria, conviene presentare un documento EUR.1 che servirà per giustificare l’origine dei prodotti. (1)
Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato, possono dar luogo all’emissione di una dichiarazione. La stessa deve essere redatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva il prodotto in modo tale da poterlo identificare.
La dichiarazione è la seguente:
¨L`esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale...
(luogo e data...) (firma dell`esportatore e indicazione per esteso del firmatario...)"
Le regole relative all’emissione e all’utilizzazione di questi documenti sono precisate nell’Allegato X.
d) Certificato di origine
Il certificato di origine è richiesto ai fini della repressione frodi.
È necessario specificare il paese dell'Unione da cui provengono i prodotti e, se necessario, presentare un co per ciascuna origine europea.
Le regole relative all’emissione e utilizzo dei certificati di origine sono precisate nell’Allegato XI.
e) Attestazione di libera commercializzazione
Dal 1 gennaio 2018 è richiesta un'attestazione di libera circolazione dei prodotti importati e rivenduti con domiciliazione bancaria.
L'attestato deve essere compilato e vistato dalla Camera di Commercio competente.
Attenzione: questo certificato non è richiesto per i prodotti facenti parte di un processo di produzione, né per i prodotti soggetti ad alcuna autorizzazione tecnica di importazione rilasciata dalle amministrazioni interessate.
f) Certificato fitosanitario (2)
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.
g) Certificato sanitario (3)
Per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).
h) Certificato di macellazione (4)
Per le carni secondo il rito islamico.
i) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (5)
Il documento attesta che il prodotto è conforme al Reg. CE 1223/2009 relativo ai prodotti cosmetici e che è in libera vendita in Italia così come in tutti i paesi UE.
I certificati di libera vendita possono essere richiesti per altri prodotti (ad esempio prodotti farmaceutici).
TRASPORTO, IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
Una nota doganale datata 1 settembre 2015 richiede che il numero di identificazione fiscale dell'importatore (NIF) venga inserito in tutti i documenti di trasporto.
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero di colli, casse e contenitori nonché la quantità esatta.
c) Assicurazione trasporto (6)
Nel caso in cui i rischi di trasporto siano a carico dell'importatore algerino e se quest'ultimo desidera contattare un'assicurazione, deve farlo presso una società riconosciuta in Algeria.
d) Trattamento degli imballaggi in legno (7)
Gli imballaggi in legno destinati in Algeria devono essere stati trattati (fumigati) e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/algeria/
e) Controllo delle merci
Una nota dell'ufficio controllo cambi del 16 febbraio 2009 aveva introdotto il controllo all'importazione per i pagamenti con credito documentario. La Banca d'Algeria non richiede più il certificato di conformità rilasciato da un organismo di controllo (comunque richiesto per la repressione delle frodi) ma accetta dichiarazioni redatte dal produttore. Si consiglia in ogni caso di verificare con il proprio importatore.
ETICHETTATURA
Le regole sull'etichettatura sono state rafforzate per tutti i prodotti alimentari e non, destinati al consumo. Pertanto, le istruzioni per l'uso, il manuale d'uso, le condizioni di garanzia del prodotto e qualsiasi altra informazione fornita devono essere redatte in primo luogo in arabo ed eventualmente in una o più lingue accessibili al consumatore.
Inoltre, dal 2 gennaio 2022 è richiesta l'apposizione di un codice a barre per l'importazione di alcuni prodotti destinati ai consumatori. L'ordinanza interministeriale n. 23 del 28 marzo 2021 determina l'ambito di applicazione di tale provvedimento:
- generi alimentari e prodotti non alimentari preconfezionati,
- fabbricati o importati localmente,
- destinati al consumo umano.
Non sono interessati da questa misura:
- materie prime per la produzione, lavorazione e confezionamento;
- i prodotti acquistati:
- nell'ambito degli scambi di confine;
- direttamente ad esclusivo consumo del personale di società o enti esteri;
- da negozi gratuiti, servizi di ristorazione, società di trasporto internazionale di passeggeri, alberghi e strutture turistiche classificate, mezzaluna rossa algerina e associazioni debitamente autorizzate e organismi simili;
- da operatori economici per proprio uso professionale.
I prodotti interessati devono recare un codice a barre GTIN (Global Trade Item Number) rilasciato da un'organizzazione riconosciuta nel paese di origine. A questo proposito, si consiglia di contattare l'organizzazione GS1 (Global Standards 1).
L'articolo 9 del decreto dirigenziale recante condizioni e modalità per la tutela del consumatore prevede che: “Il codice a barre accompagnato dal GTIN deve essere apposto sulla confezione del prodotto. Il codice a barre deve fornire le informazioni obbligatorie, in arabo e in via accessoria in una lingua accessibile al consumatore, registrate nella piattaforma dei “prodotti importati” dell'organizzazione autorizzata “GS1 Algeria”. Si tratta delle informazioni seguenti:
Per i prodotti alimentari:
la denominazione di vendita;
il nome o la ragione sociale, il marchio registrato e l'indirizzo del produttore o confezionatore o distributore o importatore quando l'alimento è importato;
il paese di origine e/o provenienza per i prodotti importati;
la lista degli ingredienti;
gli ingredienti e loro derivati che provocano allergie o intolleranze, utilizzati nella fabbricazione o preparazione di un alimento e che sono ancora presenti nel prodotto finito, anche in forma modificata;
l'etichettatura nutrizionale;
la quantità netta espressa secondo il sistema metrico internazionale;
le condizioni particolari di conservazione e/o utilizzo;
la definizione “titolo alcolometrico acquisito” per le bevande contenenti più dell'1,2% di alcol in volume;
il termine “halal”, per i prodotti alimentari in questione;
l'immagine del prodotto.
Per i prodotti non alimentari:
la denominazione di vendita;
il nome o la ragione sociale, il marchio registrato e l'indirizzo del produttore o confezionatore o distributore o importatore quando il prodotto è importato;
il paese di origine e/o provenienza al momento dell'importazione del prodotto;
il marchio di conformità alla sicurezza;
i riferimenti dell'autorizzazione preventiva, per i prodotti interessati;
la quantità netta del prodotto, espressa in unità del sistema metrico internazionale;
eventuali precauzioni di sicurezza da adottare;
la composizione del prodotto e le condizioni di conservazione;
l'immagine del prodotto.
Attenzione: tutte queste informazioni che accompagnano il codice a barre dei prodotti importati devono essere oggetto di un deposito preventivo da parte dell'importatore presso la Camera di commercio e industria algerina.
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L'Algeria è uno stato dell'Africa del nord, appartenente al Maghreb, parzialmente occupato dal deserto del Sahara. Secondo paese del continente per superficie, confina a nord con il mar Mediterraneo, con la Tunisia a nord-est, con la Libia a est, Niger a sud-est, Sahara occidentale, Mauritania e Mali a sud-ovest, con il Marocco ad ovest.
L'Algeria è divisa in 48 wilaya (province). La provincia prende il nome dalla città che ne è il capoluogo.
L'Algeria beneficia della politica europea di vicinato. Inoltre partecipa ai progetti dell’Unione per il Mediterraneo.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario. Per maggiori informazioni rivolgersi alla rappresentanza diplomatica o consolare del Paese presente in Italia o il proprio agente di viaggio. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto d’ingresso: necessario (sono esclusi coloro che sono in possesso di passaporto diplomatico o di servizio). Le Autorità algerine non rilasciano visti in frontiera, che sono strettamente vietati nel caso di viaggi turistici verso il Sud algerino. A bordo dell'aereo o della nave è richiesta la compilazione di un modulo recante i dati anagrafici e i recapiti della persona, che viene poi ritirato dalla polizia di frontiera.
INDIRIZZI UTILI
Ambasciata d’Italia
Camera Algerina di commercio e industria (CACI): http://www.caci.dz/