Nigeria

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente in versione dematerializzata) usualmente richiesta per le operazioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni dirette in Nigeria devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
 
a) Fattura commerciale
 
Può essere redatta in qualsiasi lingua ma è altamente raccomandata una traduzione in inglese.

Deve comparire sulla fattura:

  • le informazioni usuali (descrizione molto dettagliata dei prodotti, quantità, costo unitario e costo totale della merce);
  • modalità di pagamento e termini di consegna;
  • informazioni sul trasporto (modalità di trasporto, costi, ecc.); 
     
  • paese d'origine;
  • paese di provenienza;
  • commissioni e altri oneri;
  • numero e tipologia dei colli;
  • numero dell'e-Form M.
     

Da notare: dal 1 febbraio 2022 la fattura commerciale deve essere obbligatoriamente presentata elettronicamente dopo essere stata autenticata da una banca nigeriana appositamente approvata, salvo casi molto speciali. Sono inoltre imposti requisiti aggiuntivi relativi al prezzo indicato. Tutti questi requisiti così come la procedura da seguire sono dettagliati nella circolare pubblicata dalla Banca centrale nigeriana del 21 gennaio 2022. Si consiglia di informarsi presso i propri importatori e le autorità nigeriane competenti. 
 

 
b) Fattura doganale
Redatta in inglese su un modulo specifico, questo documento può assumere le segienti denominazionii: "Modulo C", "Modulo C 16" o "CCVO".
Si tratta di un certificato di valore e di origine e deve essere firmato da due persone della società. Sono necessarie tre copie.

 
 
c) REX (Registered Exporter System): dichiarazione di origine
Sebbene la Nigeria non conceda ancora un trattamento preferenziale ai prodotti originari dell'Unione europea, l'amministrazione doganale può richiedere la documentazione che giustifichi l'origine delle merci.
Dal 31 dicembre 2019, il Paese ha adottato il sistema REX nell'ambito del sistema di preferenze generalizzate SPG e di conseguenza all'atto dell'importazione può essere richiesta una dichiarazione di origine, in particolare quando si tratta di prodotti "incorporati in un prodotto locale e successivamente riesportati verso l'Unione europea".
Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i beni in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Può essere presentata da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro e esclusivamente da un esportatore autorizzato per spedizioni di valore superiore a 6.000 euro.

 
 
Generalmente la dichiarazione resa è così formulata:
 
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che, salvo indicazione contraria, si tratta di prodotti di origine preferenziale ....... ... ". "..............". [Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].

  

d) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali.

 

e) Certificato sanitario (2) 
Per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc).

 

f) Certificato di libera vendita dei cosmetici (3) 
Attesta che i prodotti spediti sono conformi alla normativa comunitaria (Reg. CE 1223/2009) e quindi in libera vendita sul territorio italiano e/o in altri paesi membri dell’Unione europea.

 
 

Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.


 
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO

a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
La polizza di carico deve indicare il modulo numero "M".

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e precisa il volume, il numero di colli, casse e/o contenitori così come la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
La normativa della Nigeria impone la sottoscrizione dell'assicurazione locale delle merci importate.

 

d) Distinta di carico
La dichiarazione anticipata del carico è fortemente raccomandata. 
 

 

e) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinate alla Nigeria devono essere trattati e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.

 

Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/nigeria

 

ISPEZIONE DELLE MERCI
 
L’Organizzazione Nigeriana degli Standard (SON) tramite il programma SONCAP, ha implementato una serie di linee guida per regolamentare l’export verso la Nigeria.
Il SONCAP è un programma di verifica obbligatoria di conformità di prodotto applicabile a tutte le esportazioni verso la Nigeria ad esclusione dei prodotti inseriti nella lista dei prodotti esclusi. 
 
Il programma comprende una serie di controlli e verifiche di conformità applicabile a tutti i prodotti importati in Nigeria, ad esclusione di quelli inseriti nella lista dei prodotti esenti:
• prodotti alimentari,
• medicinali,
• prodotti medicali (diversi dalle attrezzature e dai macchinari),
• sostanze chimiche utilizzate come materie prime,
• beni e attrezzature militari,
• prodotti aeronautici, ecc.

 

L'elenco dei prodotti esenti e quello dei prodotti interessati è reperibile sui siti Web delle società incaricate ad emettere il certificato: Cotecna Inspection; Intertek; Monitoraggio SGS.

IMPORTAZIONE TEMPORANEA
 
Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA. Le importazioni temporanee si eseguono secondo le procedure di diritto comune tramite un agente.
 
Capitale: Abuja
Città principali: Lagos, Ibadan, Kano 
Superficie (km²): 923.768
Popolazione:215 milioni (04/2022)
PIL: 480,48 miliardi $ (2021)
PIL/pro-capite: 6027 $ (2018)
Religioni: Islam (50%), Cristianesimo (43%), culti tradizionali locali.
Lingue ufficiali: inglese, yoruba, hausa
Moneta: Naira, NGN
Fuso orario: stessa ora rispetto all'Italia, -1h quando in Italia vige l'ora legale

La Nigeria è un paese dell'Africa Occidentale; confina con il Benin ad ovest, il Ciad e il Camerun ad est, il Niger a nord e il Golfo di Guinea a sud. Le principali città includono la capitale Abuja, la precedente capitale Lagos, Abeokuta, Ibadan, Port Harcourt, Kano, Kaduna, Jos, e Benin City.

L'economia resta dipendente dal settore petrolifero che fornisce il 20% del Pil, il 95% delle esportazioni (in valore), e approssimativamente il 65% delle entrate statali.

Dal punto di vista amministrativo, la Federazione Nigeriana è suddivisa in 36stati (più un territorio federale, il Federal Capital Territory). Alcuni Stati sono dotati di Principi maomettani o Sultani. Il più importante Sultanato è Sokoto, il cui Sultano è ufficialmente la massima autorità islamica del Paese. 
Ogni stato elegge il proprio Governatore che nomina un Consiglio Esecutivo, e un Parlamento dell'assemblea unicamerale.

 
La Nigeria appartiene a varie organizzazioni tra cui l'ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale) e l'OPEC (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio).

La Nigeria è anche membro del WTO dal 1° gennaio 1995.
La Nigeria è uno dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) legati all'Unione europea da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed è entrato in vigore nel 2003. Esso prevede l'istituzione di Accordi di partenariato economico (APE) negoziati dall'Unione europea con sette regioni in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico. La Nigeria appartiene al gruppo dei paesi dell'Africa occidentale che ha siglato un accordo di partenariato economico con l'UE il 30 giugno 2014.
Si tratta del primo partenariato economico che riunisce non solo i 16 paesi della regione ma anche le due organizzazioni regionali ECOWAS e UEMOA (Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale).
Mentre l'UE aprirà completamente il suo mercato non appena l'accordo entrerà in vigore, l'Africa occidentale ridurrà gradualmente le sue tariffe per nell'arco di 20 anni. Per i prodotti agricoli o di consumo attualmente prodotti nella regione o per i quali la regione intende sviluppare la propria capacità produttiva, l'Africa occidentale potrà mantenere i dazi all'importazione.

Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'ALS tra l'UE e l'Africa occidentale è disponibile sul sito web della Commissione Europea –DG commercio.
La Nigeria beneficia del sistema di preferenze generalizzate (SPG).
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Nigeria è disponibile sul sito web dell'Azione esterna dell’UE.
La Nigeria ha un numero elevato di zone di esportazione industriale che offrono diversi vantaggi alle società di investimento che desiderano esportare prodotti come macchinari, materie prime, ecc. I benefici consistono in esenzioni da tasse e dazi doganali. Pe ulteriori informazioni consultare il sito della Nigeria Export Processing Zones Authority (NEPZA).

 
Grado di apertura del mercato
Le procedure doganali sono in fase di miglioramento grazie all'informatizzazione. Le autorità hanno istituito uno sportello unico denominato Trade Hub/ Nigeria Integrated Customs Information System (NICIS).
Oltre alle tariffe doganali, la Nigeria applica una serie di costi aggiuntivi alle importazioni.
Tutte le importazioni, indipendentemente dal valore, sono soggette alla trasmissione di un "e-Form M" (dichiarazione di importazione), presentato dall'importatore  presso una banca autorizzata. Dopo aver verificato le informazioni fornite nel modulo e averlo approvato, la banca deve inviarlo entro cinque giorni all'ufficio Scanning and Risk Management Services per l'approvazione. Il formulario elettronico M è liberamente disponibile online sulla piattaforma doganale.
Secondo le autorità, nel 2010 il 90-95% delle spedizioni è stato sottoposto a ispezione fisica; il motivo è l'inosservanza della normativa da parte dei commercianti.
La Nigeria ha due elenchi di divieti di importazione: la lista delle importazioni severamente proibite che si basa su considerazioni di sicurezza, salute e moralità e la lista delle importazioni proibite che serve principalmente per proteggere le industrie locali e che varia regolarmente. I prodotti alimentari, chimici e farmaceutici sono rigorosamente controllati. Inoltre, i prodotti farmaceutici possono entrare nel paese solo attraverso determinati porti.
A seguito della circolare  emessa l'11 aprile 2017 dal governo nigeriano, le merci importate in Nigeria in container dovranno essere pallettizzate.

 
Ulteriori informazioni: https://www.customs.gov.ng/
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: sempre necessario. Si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
Visto d’ingresso: sempre necessario, da richiedersi presso le competenti Autorità diplomatiche in Italia.
La pratica di visto deve essere avviata attraverso il sito web del Servizio di Immigrazione della Nigeria (Nigeria Immigration Service): www.immigration.gov.ng.
 
INDIRIZZI UTILI
 
Ambasciata della Repubblica di Nigeria: www.nigerianrome.org
Ambasciata d'Italia ad Abuja: www.ambabuja.esteri.it
Consolato Generale d'Italia a Lagos: www.conslagos.esteri.it/Consolato_Lagos
Rappresentanza dell’Unione Europea in Nigeria: www.eeas.europa.eu/delegations/nigeria/eu_nigeria/political_relations/index_en.htm
Governo nigeriano: www.nigeria.gov.ng
Federal Ministry of Foreign Affairs: www.mfa.gov.ng
Federal Ministry of Commerce: http://www.fmti.gov.ng/
Federal Ministry of Finanze: www.fmf.gov.ng
Abuja Chamber of Commerce, Industry, Mines and Agriculture: www.abuccimma.com
Export to Nigeria: www.export2nigeria.com
Lagos Chamber of Commerce, Industry, Mines & Agriculture: www.lagoschamber.com
National Agency for Food and Drug Administration and Control: www.nafdac.gov.ng
Nigeria Customs Service: www.customs.gov.ng
Nigeria Investment Promotion Commission: www.nipc.gov.ng/index.html
Niger Delta Development Commission: www.nddc.gov.ng
Bureau of Public Enterprises: www.bpp.gov.ng/
Nigeria Export Processing Zones Authority: www.nepza.giv.ng
Nigeria Investment Promotion Commission: www.nipc.gov.ng
Nigerian Export Promotion Council: www.nepc.gov.ng/
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.

 

(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.