Iran

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta salvo all'interno dell'Unione europea, le spedizioni a destinazione Iran devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 
 
a) Fattura commerciale
Il documento, in tre esemplari in lingua inglese, deve essere vistato dalla Camera di Commercio competente e dal Consolato iraniano.

 
 
b) Certificato di origine
Deve essere redatto sul formulario comunitario e vistato dalla Camera di commercio competente e dal Consolato iraniano.
Le regole relative all'emissione e impiego dei certificati di origine sono riportate nell'Allegato XI.

 
c) Certificato fitosanitario (1)
Per la frutta, la verdura, le sementi ed altri vegetali.
Dopo il rilascio il certificato fitosanitario deve essere legalizzato dalla Camera di Commercio competente e dal Consolato iraniano.
d) Certificato sanitario (2) 
Necessario per le carni ed i sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne ecc.) Il certificato deve essere legalizzato dalla Camere di Commercio competente e dal Consolato iraniano.

 
 
e) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici
Attesta sulla base delle informazioni fornite dall'esportatore, che i prodotti sono conformi alla legislazione italiana e in libera vendita sul territorio nazionale. (3) 
Il certificato deve essere vistato dalla Camera di Commercio e dal Consolato. 
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.

 
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
Esistono due tipi di ispezione obbligatoria concernenti il controllo delle esportazioni verso l’Iran:
  • il programma della Banca Centrale dell’Iran (CBI)

  • il programma di verifica della conformità (VOC).

Il sistema scelto verrà specificato dall'importatore.

 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Le spedizioni devono essere necessariamente assicurate presso una società locale.

 
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene la legislazione iraniana non richieda il trattamento degli imballaggi in legno secondo la normativa ISPM-15 FAO, prima di ogni spedizione, è raccomandato il trattamento degli imballaggi secondo la normativa internazionale.
A tal fine è possibile consultare il sito https://www.ippc.int/en/countries/iran-islamic-republic-of/
e) Etichettatura 
In termini di etichettatura, le autorità desiderano che siano in persiano o in altre lingue, incluso il persiano. I prodotti, come alimentari e farmaceutici devono includere altre menzioni.

 
 
 
 
Capitale: Teheran
Città principali: Esfahan, Mashad, Tabriz
Superficie (km²): 1.629.918
Popolazione: 4,8 milioni (2011); 83,1 milioni (2025)
Reddito Nazionale, PPA*: 1.705,24 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Reddito Nazionale /pro-capite, PPA*: 21.010 US$ (Banca Mondiale 2017)
PIL: 439,51miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Religioni: musulmani sciiti (94,5%); musulmani sunniti (3,8%)
Lingua ufficiale: farsi (persiano)
Moneta: Rial iraniano
Fuso orario: +2 ore e 30 minuti rispetto all'Italia, +1 ora e 30 minuti quando in Italia vige l'ora legale.
 
* PPA – parità potere di acquisto
  

 

L'Iran (ufficialmente Repubblica Islamica dell'Iran) è un paese del medio-oriente, situato nel sud-ovest asiatico. Un tempo noto come Persia. Confina a Ovest con la Turchia e l'Iraq; a Nord con il Turkmenistan, l'Azerbaijan e l'Armenia, oltre al Mar Caspio; a Est con il Pakistan e l'Afghanistan, mentre a Sud è delimitata dal Golfo Persico e dal Golfo dell'Oman.

Il 30% della popolazione vive ancora di agricoltura, praticata su un territorio coltivato solo per il 10%, coltivando soprattutto pistacchio, cereali, orzo, cotone, che viene esportato, tabacco, barbabietola e canna da zucchero. Diffuso l'allevamento bovino nelle zone di pascoli, ovino e caprino in quelle più aride. Accanto al petrolio, di cui l'Iran è uno dei principali produttori mondiali, le risorse minerarie annoverano gas naturale, ferro, rame, carbone; anche gli altri idrocarburi rappresentano una buon risorsa. Sono sorte alcune industrie nel settore petrolchimico in alcune città tra cui Teheran, in quello siderurgico a Isfahan e Bandar-Abbas e in quelli metallurgico e meccanico. Ai settori tessile e alimentare si sono aggiunte industrie per la produzione di beni di consumo ed elettrodomestici, di macchinari, automobilistiche, di materiali da costruzione, farmaceutiche, cosmetiche, della pelle, elettriche e di elettronica. Importante è il settore dell'artigianato, rappresentato soprattutto dalla produzione e dall'esportazione di tappeti.

 
 
 
L'Iran è membro dell'OPEC (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio). Ha concluso accordi commerciali preferenziali con diversi paesi tra cui Turchia, Uzbekistan, Pakistan, ecc. (Maggiori informazioni sul sito web del Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio iraniano).

 

L'Iran è un membro osservatore del WTO.

 

La negoziazione di un accordo commerciale e di cooperazione tra l'Iran e l'UE è stata avviata nel dicembre 2002 ma è stata sospesa dal 2005.

 

Il regolamento (UE) che revoca la maggior parte delle sanzioni contro l'Iran è entrato in vigore il 16 gennaio 2016. Restano solo le restrizioni relative ai beni militari, alle tecnologie nucleari e balistiche, ai beni a duplice uso, software, metalli grezzi e semilavorati. Le disposizioni degli articoli 30 e 30bis relative alle autorizzazioni sistematiche dei flussi finanziari sono abrogate. Solo determinati flussi finanziari legati all'esportazione di merci soggette a restrizioni restano soggetti a previa autorizzazione.

 

Le banche Tejarat, Melli e Sepah, presenti in Francia, non sono più soggette a misure di congelamento. Rimangono comunque sotto amministrazione degli amministratori, fino a nuovo ordine. Il congelamento della banca centrale dell'Iran è stato revocato. D'altra parte, il congelamento della banca Saderat viene mantenuto.

 

L'8 maggio 2018, il governo degli Stati Uniti ha ripristinato le sanzioni contro l'Iran creando un nuovo contesto normativo con l’uscita dall’accordo sul nucleare (JCPOA) e l’introduzione di ulteriori misure sanzionatorie contro le autorità iraniane. Nel mirino del nuovo pacchetto, che gli esperti considerano incisivo sull’economia iraniana, ci sarà anzitutto il settore finanziario. Chiunque venda o acquisti dollari, rial, obbligazioni dal governo iraniano sarà colpito dalle misure americane. Segue l’automotive, vero motore dell’economia di Teheran, inclusa l’aviazione civile, e poi il commercio di metalli preziosi, oro, alluminio, acciaio, carbone. Una seconda tranche scatterà il 4 novembre 2018 e riguarderà petrolio, energia e banche.
In Europa resta comunque l’ombra delle sanzioni secondarie degli Usa. Tutti gli Stati che direttamente o indirettamente fanno affari con l’Iran sono a rischio. Il governo italiano dovrà decidere se re-inserire nella legge di bilancio la clausola che permette a Invitalia di operare nei Paesi ad alto rischio (dunque anche in Iran) in qualità di istituzione finanziaria a supporto dell’export. Il business delle aziende italiane con Teheran è rilevante, solo nel 2017, grazie alla sospensione delle sanzioni internazionali decisa dal Piano d'azione congiunto globale (JCPOA -Joint Comprehensive Plan of Action), l’interscambio con l’Iran è salito del 97% rispetto all’anno precedente, toccando quota 5 miliardi di euro, un primato assoluto in Europa.

 

Nell'ambito degli scambi autorizzati, vi sono divieti di importazione imposti dall'Iran per ragioni religiose (carne di maiale, alcolici, riviste di moda, prodotti di bellezza) e non religiosi (droghe, armi chimiche, etc..). Vedi l'elenco dei prodotti vietati sul sito web della dogana iraniana (http://www.irica.gov.ir/Portal/Home/).

 

L'Iran ha zone franche le cui condizioni operative sono elencate sul sito web del Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio iraniano.
 
PASSAPORTO E VISTI

 
 
Passaporto: necessario. Per entrare nel Paese per motivi di turismo è necessario possedere il passaporto, con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'ingresso in Iran. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l'Ambasciata presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. 
Non viene concesso il visto di ingresso sui passaporti che riportano il visto o il timbro di ingresso in Israele.

Visto d’ingresso: necessario. All’arrivo in aeroporto i cittadini italiani possono richiedere, senza tuttavia alcuna garanzia, un visto di ingresso turistico della durata di trenta giorni. Il visto può essere rilasciato presso gli aeroporti di Teheran, Esfahan, Shiraz e Mashad previa compilazione di un formulario e presentazione dei seguenti documenti:
- biglietto aereo con andata e ritorno;
- prenotazione alberghiera;
- assicurazione sanitaria (già stipulata o da stipulare in aeroporto).
Il costo dei relativi diritti, da pagare direttamente in aeroporto, ammonta a 75 euro, invece dei 50 richiesti nel caso di visto turistico preso al Consolato, poiché viene considerata la procedura d’urgenza.

 
Poiché tuttavia, anche in presenza di tutti i requisiti succitati, non vi sono garanzie in merito all'ottenimento di un visto aeroportuale, si raccomanda vivamente di munirsi di un visto prima della partenza dall'Italia richiedendolo  all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran  a Roma (Via Nomentana 363, tel: 06-86328485-6, fax: 06-86215287, www.ambasciatairan.it) o al Consolato Generale a Milano (via Monte Bianco n. 59, tel: 0039-02-89658800, fax: 0039-02-89658847 www.consolatoiran.it ) con il necessario anticipo rispetto alla data prevista per la partenza.
 
INDIRIZZI UTILI
 
In Italia  
  
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran
Via Nomentana, 361 - 00162 Roma – Italia
TEL. +39 06 86328485-86;FAX. +39 06 86328492
 
 
 
 
 
Consolato della Repubblica Islamica dell’Iran
Via Nomentana, 363 - 00162 Roma
TEL. +39 06 86214478-9;FAX. +39 06 86215287
 
 
Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran A Milano
Viale Monte Rosa 88 - 20123 Milano – Italia
TEL. +39 02 89658800
 
 
Camera di Commercio e Industria Italo-Iraniana
Via dell’Elettronica 18 - 00144 Roma
Tel. +39 06 5926206; Fax: +39 06 5903683
 
 
In lran

 
Ambasciata d’Italia
Avenue Neauphle Le Chateau, 66-68 - Teheran - Iran
P.O. BOX 4813 - 4863 Cod. Post: 1134834814
Tel: +98 21 66726955 - Fax: +98 21 66726961
 
 
 
Italian Embassy Trade and Promotion Section (I.C.E.)
Navak Bldg. N.17, Africa Expressway - Before Jahan Koodak Junction 7^ Piano, Apt. N.15 - Teheran
Tel: +98 21 88889828 - Fax: +0098 21 88889839
 
 

Ministeri ed altri Enti Governativi

Sito ufficiale del governo iraniano: www.gov.ir
Ministero degli Affari Esteri: www.mfo.gov.ir
Ministero dell'Agricoltura: www.moa.or.ir
Ministero del Commercio: www.irancommerce.com
Ministero della Sanità (Health & Medical Education): http://www.mohem.gov.ir/
Iran Industrial Estate Corporation: www.iraniec.com
Export Promotion Center of Iran: www.iranexport.com; www.iranexporters.org
Iranian Small Industries Organization (ISIO): www.sme.ir
Iranian Chamber of Commerce Industries and Mines: www.iccim.org

 
 
Altri enti

 
Teheran Stock Exchange: www.neda.net/tse
Kish Free Trade Zone: www.kfzo.com
Chabahar Free Trade Zone: www.chabarfz.com
Manategh-e Azad (Free Zones) (Iran): http://www.nasim.net/azad
Statistical Centre of Iran: www.sci.iranet.net
Dogana dell'Iran: www.irica.org
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.