Giamaica

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione della Giamaica devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.  

Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 

a) Fattura commerciale

Redatta in inglese. Su richiesta del cliente, è presentata secondo il modello standard Ginevra tipo CARICOM, o può essere redatta in modo diverso ma, in questo caso, la fattura deve contenere le stesse informazioni fornite dal modello di fattura CARICOM (vedi il modello). Si consiglia di parlare con il cliente.

 

b) Documento EUR.1

Grazie alla firma di un accordo di partenariato economico tra l’UE e la regione dei CARAIBI, alla quale appartiene la Giamaica i servizi doganali possono richiedere un documento EUR.1.

 

Le spedizioni, di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato, possono comportare la redazione di una dichiarazione. Questa dovrà essere fatta su di una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato per identificarli.
 
La dichiarazione è la seguente: 
"L'esportatore dei prodotti oggetto del presente documento (autorizzazione doganale n. ...)* dichiara che, salvo ove diversamente indicato chiaramente, questi prodotti hanno l'origine preferenziale .......... **".
"............................." ***.
[Luogo e data]
".............................".
[Firma dell'esportatore e indicazione, a parole, del nome del firmatario].

* Se la dichiarazione su fattura è compilata da un esportatore autorizzato, il numero di autorizzazione dell'esportatore deve essere inserito qui. Se la dichiarazione su fattura non è presentata da un esportatore autorizzato, la dicitura tra parentesi viene omessa o lo spazio fornito viene lasciato vuoto.
** L'origine dei prodotti deve essere indicata (...).
*** Queste indicazioni sono opzionali se l'informazione è nel documento stesso.

 

Le regole relative all’emissione e impiego di questi documenti sono illustrate nell’Allegato X.
 

c) Certificato di origine

Su richiesta del cliente, può essere domandato un certificato di origine che deve essere stabilito sul formulario comunitario. Le regole relative all’emissione e impiego di questi documenti sono illustrate nell’Allegato XI.

 

d) Certificato fitosanitario (1)
Per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali.

 

e) Certificato sanitario (2) 
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc..).

 

f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (3) 
Attesta che i prodotti spediti sono conformi alla normativa comunitaria (Reg. CE 1223/2009) e quindi in libera e corrente vendita sul territorio italiano così come in tutti i paesi dell’Unione europea.
 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
Non vi è alcun obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire, nei paesi della CARICOM, il trasporto internazionale di merci.

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno a destinazione della Giamaica devono essere trattati seconda la norma ISPM n.15-FAO.
Per maggiori informazioni sul trattamento degli imballaggi in legno consultare il sito web: https://www.ippc.int/en/countries/jamaica/
 

e) Etichettatura

Per quanto riguarda l'etichettatura dei prodotti, esistono standard comuni all'interno di CARICOM. La maggior parte dei paesi richiede l'etichettatura del paese d'origine sull'etichetta del prodotto importato. Esistono anche requisiti di etichettatura che variano in base al prodotto.

 SPEDIZIONE TEMPORANEA

Carnet ATA
Il Paese non aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure del diritto comune attraverso un agente.
Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.

 

 

 

Capitale: Kingston
Città principali: Spanish Town, Portmore, Montego Bay
Superficie (km²): 11.000 (Banca Mondiale 2017) 
Popolazione: 289.000 (Banca Mondiale 2017) 
Reddito Nazionale: PPA(*): 25,11 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Reddito Nazionale/pro-capite: PPA(*): 8.690 US$ (Banca Mondiale 2017)
PIL: 14,77 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Religione: protestante (62,5%)
Lingue ufficiali: inglese
Moneta: dollaro giamaicano (JMD)
Fuso orario: 5 ore indietro rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 6 ore indietro rispetto all'Italia

 

(*) PPA – parità potere di acquisto
La Comunità dei Caraibi (CARICOM) ha 15 membri: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, Montserrat, Saint Christophe-et-Niévès, Saint Vincent e Grenadine, Santa Lucia, Suriname e Trinidad e Tobago. Essa ha creato un mercato unico, che ha stabilito la libera circolazione delle persone, dei capitali e delle merci ed è operativo dal 2006 (13 membri partecipano attivamente al mercato).

La Giamaica è membro del WTO.

14 Stati dei Caraibi (eccetto Montserrat) più la Repubblica Dominicana formano il Cariforum che è il forum dei paesi ACP dei Caraibi.
 
I Paesi del CARIFORUM e l’Unione europea hanno firmato un accordo di partenariato economico (APE), che è applicato in via provvisoria dal 29 dicembre 2008 ad eccezione di Haiti che non ha ancora ratificato l’accordo.
 
vedere il protocollo originale p. 1803 e in seguito il documento EUR.1 p 1892. L’accordo è stato approvato dal Parlamento europeo nel marzo 2009

 
Punti principali:
  • accesso di prodotti e servizi dei Caraibi verso l’UE senza restrizioni, tranne che per lo zucchero;

  • una graduale apertura dei mercati nei Caraibi per un periodo di 25 anni;

  • miglioramento delle norme di origine che consentono alle aziende dei Caraibi di utilizzare dei materiali al di fuori dell’area dei Caraibi per la fabbricazione di prodotti esportati verso l’UE;

  • fondi per sostenere lo sviluppo dei paesi caraibici.

Se l’accesso ai mercati delle materie prime è il componente principale dell’APE, l’accordo va al di là di questi beni per includere i servizi, i diritti di proprietà intellettuale, l’innovazione, la trasparenza negli appalti pubblici, la concorrenza, la protezione dei dati personali, la riduzione o l’eliminazione degli ostacoli non tariffari al commercio, le misure sanitarie e fitosanitarie, politica di concorrenza e le questioni ambientali e sociali.
L’evoluzione dell’accordo tra l’UE e il CARIFORUM è consultabile sul sito della Commisione europea - DG trade.
 
PASSAPORTO E VISTI

 Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese.

Visto d’ingresso: non richiesto per un soggiorno fino a 90 giorni, occorre tuttavia dimostrare di essere in possesso di mezzi minimi necessari (carte di credito, denaro contante, traveller cheques) per il periodo di permanenza nel Paese ed esibire, su richiesta delle Autorità di frontiera, il biglietto aereo di ritorno.
Si informa che sovente i turisti incorrono nel reato della permanenza illegale, per aver superato il periodo di soggiorno concesso dall’immigrazione. In questo caso le Autorità adottano il sistema del fermo e dell’espulsione dal Paese. Se coloro che vengono fermati, dovessero risultare sia privi di biglietto aereo di ritorno che di mezzi di sostentamento, subentrerebbe l’immediato arresto e/o detenzione sino a quando i parenti o in mancanza di questi, l’Ambasciata provvedano ad assicurare il loro rimpatrio.
Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.