Ecuador

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

  

Oltre alla dichiarazione in doganale (DAU o suo equivalente), usualmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all’interno dell’Unione europea), le spedizioni con destinazione Ecuador devono essere accompagnate dai documenti di seguito elencati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 

a) Fattura commerciale
Redatta in più copie e in lingua spagnola, deve riportare i riferimenti abituali e in particolare le condizioni di vendita.
 

 
b) Documento EUR.1
Per consentire ai destinatari delle merci di beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti originari dell'UE, dovrà essere presenato un certificato EUR1 come prova dell'origine.
Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato possono dar luogo ad una dichiarazione, redatta su fattura, bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.

 

La dichiarazione è la seguente:
'L'esportatore dei prodotti indicati dal presente documento (autorizzazione doganale n°...), dichiara che, salvo indicazioni contrarie, queste merci hanno origine preferenziale...' (deve essere indicata l'origine dei prodotti.
'luogo e data...'
- cumulation applied with ....(nome dei paesi)
- no cumulation applied (converrà riempire la prima menzione o barrarla in funzione dell'esistenza o meno di un cumulo di origine pan-euromediterraneo).
'firma dell'esportatore e indicazione per esteso del firmatario'

 
 
Le regole relative all'emissione e utilizzazione degli EUR.1 sono illustrate nell'Allegato X.

 
 
c) Certificato di origine
Su richiesta del cliente deve essere redatto sul formulario comunitario e rilasciato dalla Camera di commercio di competenza.
Le regole relative all`emissione ed all’utilizzazione dei certificati di origine sono precisati nell’Allegato XI.

 
 

d) Certificato fitosanitario   (1) 
Richiesto per la frutta, i legumi, i semi e altri vegetali. 

e) Certificato sanitario (2) 
Necessario per le carni e prodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, etc..).

  

f) Certificato o attestato di libera vendita per i prodotti cosmetici (3)                                       
 

 Non richiesto (la soppressione dell'obbligo di presentazione dei certificati di libera vendita dei prodotti cosmetici per la Comunità Andina - comprendente Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù - è stata stabilita dalla delibera n. 833 del 27 novembre 2019). 


Da sapere: L’Ecuador ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (4)   

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

a) Documenti di trasporto

I principali documenti di trasporto sono la polizza di carico marittima, la lettera di trasporto aereo LTA o AWB, la lettera di vettura internazionale CMR e la lettera di vettura ferroviaria CIM.

b) Lista dei colli

Tale lista riepiloga tutte le merci esportate e precisa i volumi, il numero dei colli, delle casse, dei contenitori come anche la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
E’ obbligatorio un’assicurazione locale in Ecuador per il trasporto internazionale delle merci.

 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
A partire dal 1° luglio 2006, gli imballaggi in legno destinati all’Ecuador devono essere trattati (fumigati) e marchiati secondo la normativa NIMP n° 15.
Per ulteriori informazioni e per i paesi aderenti è possibile consultare il sito “International Plant Protection Convention (IPPC)https://www.ippc.int/countries/ecuador

 
e) Etichettatura
Vigono alcuni obblighi normativi in materia di etichettatura: deve essere in spagnolo; per determinati prodotti (prodotti alimentari, prodotti naturali ad uso medicale, prodotti tessili, etc.) deve essere indicato il Paese di origine).
 
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
Il controllo di conformità alle norme ecuadoriane si applica alle seguenti categorie di prodotto: prodotti per l'edilizia, prodotti chimici, veicoli elettrici, tessile, calzature, ecc. Sono esclusi: i prodotti contraffatti.
Questo controllo viene effettuato da una società approvata dalle autorità ecuadoriane.
Società accreditate ad effettuare l’ispezione preimbarco: vedi nota (5)

 
SPEDIZIONE TEMPORANEA

 
Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni si svolgono seguendo la normativa comune attraverso un agente doganale.
Capitale : Quito 
Città principali : Guayaquil 
Superficie (km²) : 283 580 
Popolazione: 14,7 milioni (2011); 17,2 milioni (2025) 
PIL : 66,4 miliardi $ 
PIL/pro-capite: 4 424 $
Settori economici: Petrolio, agricoltura (banane, gamberi)
Religione : Cattolica 95%.
Lingue ufficiali: spagnolo 
Fuso orario: 5 ore indietro rispetto all’orario del meridiano di Greenwich;6 ore indietro rispetto all’Italia (7 ore indietro con l’orario legale)
L’Ecuador fa parte della CAN (la Comunità andina) insieme a Colombia, Perù e Bolivia - il 22 aprile 2006 il Venezuela ha lasciato la Comunità andina. Questi Stati formano una zona di libero scambio fin dal 1990 e hanno applicato una tariffa estera comune a partire dal 1995. Il Paese appartiene ugualmente all’ALADI (Associazione latino-americana d’integrazione) e all’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) e ha negoziato numerosi accordi di libero scambio.

 

L’Ecuador è un membro del WTO dal 21 gennaio 1996. Appartiene inoltre ad un gruppo di paesi latino americani che dialogano con l’Unione europea tramite incontri al vertice biennali.

 

L'Ecuador ha compiuto degli sforzi significativi fin dal 1992 per ridurre le barriere tariffarie ed ha attuato una politica commerciale aperta.

 

L'Unione europea ha avviato le negoziazioni di un accordo con i quattro paesi della Comunità andina, ma le trattative sono state sospese nel 2008, un anno dopo il loro lancio per mancanza di unanimità. Le negoziazioni commerciali sono riprese pochi mesi più tardi senza la Bolivia e Ecuador.
L’evoluzione delle relazioni politiche tra l’UE e I paesi dell’America Latina sono consultabili dal sito: Action extérieure de l’UE.
 
In maggio 2013, l’Ecuador ha manifestato l’interesse a riprendere i colloqui per aderire all’accordo accanto a Perù e Colombia. L’accordo è stato siglato l’11 novembre 2016. E’ entrato provvisoriamente in vigore il 1° gennaio 2017.
L’accordo consentirà di sopprimere i diritti doganali su tutti i prodotti industriali e sulla pesca, di allargare l’accesso al mercato per i prodotti agricoli, di migliorare l’accesso ai mercati pubblici e ai servizi e di ridurre maggiormente gli ostacoli tecnici al commercio.
Questo accordo asimmetrico è concepito per rispondere ai bisogni di sviluppo del paese. Le riduzioni tariffarie non saranno attuate che progressivamente, su un arco di tempo di 17 anni; l’UE liberalizzerà quasi il 95% delle linee tariffarie dall’entrata in vigore dell’accordo, mentre l’Ecuador ne liberalizzerà circa il 60%.

     

TRASPORTI
 
Lo stato delle strade è mediocre, la circolazione è difficile nella stagione delle piogge e gli incidenti sono frequenti. A Quito e a Guayaquil la circolazione è molto intensa e pericolosa per il comportamento dei conducenti.
Circa l’85% del commercio internazionale dell’Ecuador in termini di volume è trasportato per mare. Ci sono quattro grandi porti internazionali e tre terminali petroliferi nel paese. Guayaquil è di gran lunga il più importante, gestendo più del 90% del trasporto container.

Nel 2010, circa il 7,5% del commercio internazionale, in termini di volume è stato trasportato per via aerea. Ci sono quattro aeroporti internazionali e 23 aeroporti nazionali. Tutti gli aeroporti sono di proprietà e a gestione statale, ad eccezione di quello di Quito. E’ in via di costruzione un nuovo aeroporto a Quito per snellire il traffico aereo con una pista di 4100 metri.

SETTORI PRODUTTIVI

L’Ecuador è un paese prevalentemente agricolo, la cui economia dipende tuttora in buona misura dalla produzione ed esportazione di pochi prodotti primari, sebbene un ambiente più favorevole agli investimenti stranieri e nazionali, instauratosi nel paese negli ultimi anni ma ancora da consolidare e rafforzare, offra nuove prospettive di crescita ad altri comparti dalle grandi potenzialità, quali l’agroindustria, il turismo, lo sfruttamento forestale e quello minerario. 

Il settore petrolifero rappresenta, insieme a quello agricolo, il principale pilastro dell’economia ecuadoriana, contribuendo in media al PIL insieme al rimanente settore minerario per circa il 25%, ed attraendo la maggior parte degli investimenti esteri a lungo termine. Nel complesso, il settore delle esportazioni è quello più sviluppato nell’economia dell’Ecuador. Ciò aumenta la vulnerabilità dell’economia ecuadoriana agli shock esterni, come nel caso delle fluttuazioni dei prezzi internazionali.

 

Grado di apertura del mercato
 
Razionalizzare la creazione d’impresa, gli investimenti e le procedure di sdoganamento ha rappresentato una priorità del governo ecuadoriano. L’informatizzazione delle procedure doganali e altre attività di modernizzazione sono state realizzate in particolare per diminuire il numero di ispezioni fisiche e per privilegiare la valutazione dei rischi all’importazione. La direzione nazionale delle Dogane prevede specialmente d’istituire un sistema ispirato al sistema di sdoganamento elettronico coreano (UNI-PASS) e un dispositivo di sportello unico (ECUA PASS). Quest’ultimo mira ad ottimizzare ed a integrare su di un solo portale internet tutte le procedure associate al trattamento e al rilascio dei documenti di controllo.
La tariffa doganale resta uno dei principali strumenti di politica commerciale ecuadoriana e la maggiore fonte di entrate fiscali.
L’Ecuador continua a vietare alcune importazioni, per la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente. I prodotti vietati comprendono diversi prodotti chimici, gli articoli di bigiotteria, i pneumatici usati, alcuni tipi di auto usate, ecc. Numerosi prodotti sono assoggettati ad un controllo sotto forma di permesso, licenza o autorizzazione preventiva all’importazione. Questo ultimo tipo di controllo permette di verificare la conformità alle norme tecniche e alle prescrizioni sanitarie e fitosanitarie dei prodotti importati.

PASSAPORTO E VISTI

Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese. Per le eventuali modifiche a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. 

Durante il soggiorno in Ecuador è necessario avere sempre con sé un documento di riconoscimento valido per non rischiare, qualora si fosse fermati dalle Autorità di Polizia, di essere momentaneamente arrestati in attesa di accertamenti.

Visto d’ingresso: non necessario, per turismo, fino ad un massimo di 90 giorni di permanenza nel Paese.

INDIRIZZI UTILI

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata dell’Ecuador in Italia
Ufficio commerciale
Consolato Generale Roma
Consolato Generale Milano
Consolato Generale Genova
Consolato Onorario Torino
Consolato Onorario Firenze
conecuadorfirenze@interfree.it
Consolato Onorario Asti
Consolato Onorario Perugia

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ECUADOR

 
Ambasciata d’Italia a Quito
Sezione Consolare

 

ICE-Agenzia

 
Instituto Italiano para el Comercio Exterior
L'Ufficio ICE di Lima fornisce assistenza anche per l'Ecuador

 

CAMERE DI COMMERCIO

 
Cámara de Comercio Italiana del Ecuador
Camara de Comercio Italiana del Ecuador
Cámara de Comercio de Quito
Cámara de Comercio de Guayaquil
Cámara de Industrias de Guayaquil
Cámara de Comercio de Cuenca
Camara de Comercio de Ambato
Cooperativa Cámara de Comercio de Ambato
Cámara de Comercio de Manta
Cámara de Comercio de Machala
Cámara de Comercio e Industrias Ecuatoriano-Colombiana CAMECOL

 

MINISTERI

 
Governo della Repubblica
Ministerio de Relaciones Exteriores, Comercio e Integración
Ministerio de Coordinación de la Producción, Empleo y Competitividad (MCPEC)
Ministerio de Coordinación de Seguridad
Ministerio del Interior
Ministerio de Justicia, Derechos Humanos y Cultos
Ministerio del Ambiente
Ministerio de Agricultura, Ganadería, Acuacultura y Pesca
Ministerio de Industrias y Productividad

 

ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI

 
Dogane dell’Ecuador
Inen - Instituto Ecuatoriano de Normalización
Istituto Nazionale di Statistica
Federación Ecuatoriana de Exportadores -FEDEXPOR
Corporación Nacional de Telecomunicaciones (CNT)

 

ORGANISMI INTERNAZIONALI

 
Delegación de la Unión Europea para Ecuador
Inter-American Development Bank – Ecuador

 

PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI

 
Asociación de Bancos Privados del Ecuador
Banco Central Ecuador
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza. 
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni. 
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR. 
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza. 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.  

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita. 
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.  

(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.

(5) Società accreditata ad effettuare l’ispezione preimbarco: Bureau Veritas (www.bureauveritas.com), sedi in Italia