Corea del Sud

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta salvo all'interno dell'Unione europea, le spedizioni destinate in Corea del Sud devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 

a) Fattura commerciale
Redatta in tre esemplari e in lingua inglese, deve riportare le informazioni abituali.

 

b) Dichiarazione di origine
Nel quadro dell'accordo UE - Corea Sud l’unica prova di origine contemplata è la «dichiarazione di origine», rilasciata dall’esportatore su una FATTURA o documento equipollente che descriva i prodotti in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l’identificazione, il cui testo è il seguente:
 
”L'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n °...)* dichiara che,
salvo indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale..)**
*Se la dichiarazione su fattura è fatta da un esportatore autorizzato, l'autorizzazione di quel numero di esportatore deve essere menzionato qui. Se la dichiarazione su fattura non è fatta da un esportatore autorizzato, le parole tra parentesi quadre vengono omesse o lo spazio lasciato vuoto)
**Deve essere indicata l’origine dei prodotti (...).

 

Attenzione! Secondo l'accordo UE/Corea del Sud, la dichiarazione di origine è l'unica prova di origine valida, l'uso del certificato EUR.1 non è possibile. Se la spedizione è superiore a 6 000 euro, l'esportatore deve ottenere dalla dogana lo status di esportatore autorizzato. Le istruzioni complete sono disponibili online sul sito web della dogana.  

 

c) Certificato fitosanitario (1)
Necessario per la frutta, verdura, semi e altri vegetali.

 

d) Certificato sanitario (2) 
Necessario per carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carne, ecc.).
Richiesta di inserimento di uno stabilimento nella lista degli impianti abilitati ad esportare verso la Corea del sud carne e prodotti a base di carne suina.
 
Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero della salute.

 
 
e) Certificato di conformità
Il documento, in quattro esemplari, deve essere redatto dall'esportatore su carta intestata e dovrà essere legalizzato dalla Camera di Commercio competente. In molti casi, l'autocertificazione è insufficiente. Sarà richiesto un certificato di conformità preparato da un laboratorio coreano accreditato (ad es. prodotti elettronici pericolosi). Il laboratorio sarà diverso a seconda dei prodotti. È pertanto necessario informarsi con l'importatore per conoscere il tipo di requisiti richiesti.

 

f) Certificato d’innocuità (TSE free certificate)
E' necessario per tutte le spedizioni di medicinali, cosmetici e strumenti medici di provenienza dall'Unione europea.

 

Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero della salute 
Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico

 

g) Certificato di libera vendita dei prodotti cosmetici (3) 
Attesta che i prodotti spediti sono conformi alla normativa comunitaria (Reg. CE 1223/2009) e quindi in libera e corrente vendita sul territorio italiano così come in tutti i paesi dell’Unione europea.

 

Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero della salute 

 

Da sapere: La Corea del Sud ha firmato la Convenzione dell'Aia sull'Apostille. (4) 
Quelli emessi da un'amministrazione e che si riferiscono direttamente a un'operazione commerciale o doganale (i certificati sanitari, ad esempio) sono solitamente legalizzati dal consolato.

 

TRASPORTO, ETICHETTATURA

 

a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 
 
c) Assicurazione trasporto
Non vi è obbligo di assicurazione locale per le merci inviate nel paese.

 

d) Etichettatura
La Corea del Sud mantiene gli obblighi di etichettatura d’origine per tutte le importazioni. Questa etichettatura deve essere fatta in coreano o inglese. Deve essere apposta prima dello sdoganamento.
Inoltre, la dimensione minima per la marcatura deve essere di 8 punti o 2,8 mm. Le esenzioni possono essere concesse per piccoli prodotti. Esistono peculiarità per i prodotti agricoli e alimentari.
Poiché la Corea del Sud non riconosce l'Unione europea come zona di origine, la menzione "made in UE" non è possibile. Sarà necessario specificare lo Stato membro di origine del prodotto (es: made in Italy). La marcatura può essere eseguita mediante stampa, incisione, stampaggio. Per i prodotti che non possono essere contrassegnati da questi mezzi, è sufficiente un'etichetta adesiva. Il contenuto delle etichette varia in base al prodotto.

 

 

 
 
PASSAPORTO E VISTI

 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno n. 3 (tre) mesi alla data di arrivo nel Paese.

 

Visto d’ingresso: non occorre il visto per i cittadini italiani che si recano per soli motivi di turismo e per soggiorni inferiori ai 90 giorni, a condizione di non svolgere attività remunerate. Per soggiorni superiori ai 90 giorni, è invece necessario munirsi di un visto che può essere richiesto presso l'Ambasciata della Repubblica di Corea a Roma oppure presso il Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano. Successivamente, entro 90 giorni dal proprio arrivo in Corea, è necessario richiedere la “Alien Registration Card“ presso il locale Ufficio di immigrazione, dietro presentazione del proprio passaporto, una foto e il pagamento di  30.000 Won. Il tempo medio di attesa per ottenere la carta è di circa 10 giorni circa. Al completamento definitivo del periodo di soggiorno in Corea, tale documento dovrà essere restituito alle Autorità di immigrazione presso l'aeroporto o il porto di partenza.
Per maggiori informazioni su arrivi e partenze dei viaggiatori e sulle varie tipologie di visto, si consiglia di rivolgersi all’Ambasciata della Repubblica di Corea a Roma / Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano o di consultare il sito del Ministero della Giustizia coreano: http://www.moj.go.kr/HP/ENG/index.do 
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Capitale: Seoul
Città principali: Pusan, Taegu
Superficie (km²): 99.538
Popolazione: 51.25 milioni (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale: PPA(*):1,882.18 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale /pro-capite: PPA(*): 36,730 US$ (Banca Mondiale 2016)
PIL: 1,414.80 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Settori economici: tessile, industria siderurgica, automobilistica, della costruzione navale, elettronico
Religione: 43% buddista, cristiana 34,5%, cattolici 20,6%
Lingue ufficiali: Lingue parlate: coreano
Moneta: Won (KR)
Fuso orario: 9 ore avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 8 ore avanti rispetto all'Italia (7 ore avanti con l'orario legale)

 
(*) PPA – parità potere di acquisto

La Repubblica di Corea, chiamata comunemente Corea del Sud, occupa la metà meridionale della penisola coreana, con a nord la Corea del Nord, a ovest il Mar Giallo e la Cina, a sud-est con il Mare del Giappone e il Giappone. Le due coree sono ancora tecnicamente in stato di guerra (dall'armistizio del 1953), e le relazioni fra i due paesi tendono a variare repentinamente da un'estremità all'altra.

Curiosità sul nome: la Corea prende il nome dalla dinastia Koryô che regnò sulla penisola dal 918 al 1392. Fino al 1945, la storia della Corea non distingue sostanzialmente fra il nord e il sud.

La Corea del Sud è suddivisa amministrativamente in una Città Speciale, 6 Città Metropolitane  e 9 Province.  

La Corea del Sud ha firmato numerosi accordi di libero-scambio (FTA) con i suoi principali partner commerciali o con i gruppi regionali (ASEAN, Stati Uniti, Singapore, EFTA).
La Cina è il principale partner commerciale della Corea dal 2004. La Corea del Sud e la Cina hanno firmato un accordo di libero scambio il 1° giugno 2015.

La Corea del Sud è membro del WTO dal 1 ° gennaio 1995; è anche membro dell'APEC (Asia Pacific Economic Cooperation Forum) e dell'ASEM (Europa-Asia Dialogue).

L'accordo di libero scambio tra l'UE e la Corea del Sud, il primo accordo commerciale dell'UE con un paese asiatico, entrato in vigore il 1° luglio 2011. In un ambito senza precedenti, questo testo prevede una rapida liberalizzazione delle tariffe doganali. Apre nuovi orizzonti in quanto elimina significative barriere non tariffarie in tutti i settori, tra cui automobilistico, farmaceutico e dell'elettronica di consumo.

La maggior parte dei dazi all'importazione è stata rimossa. Ciò include i prodotti industriali e la maggior parte dei prodotti agricoli, con alcune eccezioni, in particolare il riso.

Questo accordo include un meccanismo per monitorare le importazioni coreane, in particolare i prodotti sensibili come le automobili.

Va notato che dal 1° febbraio 2015 i prodotti biologici trasformati certificati nell'Unione europea possono essere venduti come prodotti biologici nella Corea del Sud.

L'evoluzione economica del Libero scambio tra l'UE e la Corea del Sud è disponibile sul sito web della Commissione DG-Trade; l'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Corea del Sud è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.

Grado di apertura del mercato
Le procedure di sdoganamento delle importazioni, comprese le dichiarazioni e i sistemi di gestione delle merci sono completamente informatizzate. La Corea ha istituito l’obbligo di registrazione (operatore economico autorizzato).
I divieti e i requisiti di licenza continuano ad applicarsi alle importazioni, in particolare a fini di moralità pubblica, salute umana, benessere degli animali e protezione delle piante, ecc.
La quarantena e l'ispezione di animali, piante e prodotti della pesca sono gestite dal servizio di quarantena e ispezione per animali, piante e prodotti della pesca (APQA), che dipende da MAFRA (Ministero dell’agricoltura, alimentazione e affari rurali).
 
Per maggiori informazioni consultare il sito delle dogane: http://english.customs.go.kr
 
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata della Repubblica di Corea
Via Barnaba Oriani, 30 - 00197 Roma
Tel. (+39) 06 802461 - Fax (+39) 06 80246259/260

 
 
AMBASCIATE E CONSOLATI ALL'ESTERO
Ambasciata d’Italia a Seoul
3fl., Ilshin Bldg, 714 Hannam-dong, Yongsan-gu
Tel. (+822)7500200/1 - Fax. (+822) 7975560

 
 
I.C.E - AGENZIA
Italian Trade Commission
15f. Cheonggye Hankook Bldg, 11 Cheonggyecheon-Ro Jongro-Gu
03187 , Seoul
Tel. (+822) 7790811 - Fax (+822) 7572927

 
 
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA IN COREA
12 piano, 24-3 Yeouido-dong, Yeoungdeungpo-gu - 150-718 Seoul
Tel. (+82 2) 402 4379 - Fax (+82 505) 409 4379

 
 
GOVERNO
Cheong Wa Dae (Blue House) www.president.go.kr
Ministry of Education, Science and Technology www.mest.go.kr
Ministry of Food, Agriculture, Forestry and Fisheries www.mifaff.go.kr
Ministry of Environment www.me.go.kr
Ministry of Knowledge Economy www.mke.go.kr
Ministry of Land, Transport and Maritime Affairs www.moct.go.kr
Ministry of Foreign Affairs and Trade www.mofat.go.kr
Ministry of Unification www.unikorea.go.kr
Korea.net (portale governativo) www.korea.net
Bank of Korea www.bok.or.kr
Korea National Statistical Office www.nso.go.kr
Korea Customs Service www.customs.go.kr

 
 
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
KITA (Korea International Trade Association) www.kita.org
KOIMA (Korea Importers’ Association) www.koima.or.kr
KORCHAM (Korea Chamber of Commerce) www.korchambiz.net
AKEI (Association of Korean Exhibition Industries) www.kei.or.kr
Korea Foods Industry Association www.kfia.or.kr
Korea Wines & Spirits Importers’ Association www.kwsia.or.kr
Korean Apparel Industry Association www.kaia.or.kr
KFIA (Korea Footwear Industries Association) www.footwear.or.kr
KFIC (Korea Fur Industry Cooperatives) www.kfic.or.kr
Korea Tanners’ Association www.leather.or.kr
Korea Institute of Design Promotion www.kidp.or.kr
Korean Society of Interior Architect/Designers www.kosid.or.kr
Korea Pharmaceutical Traders Association www.kpta.or.kr
Korea Cosmetic Association www.kcia.or.kr
International Trichologists Federation www.itf.or.kr
Korea Association Trichologists www.ekat.co.kr
Korea Nail Expert Association www.konea.org
Korea Aesthetic Professional Association www.kapaone.org
Korea Aesthetic Industry Association www.kaia.kr
Korea Biotechnology Industry Organization (KoreaBio) www.koreabio.org
Korea Health Industry Development Institute https://www.khidi.or.kr/eps
KOTMA (Korea Textile Machinery Association) www.kotma.org
KPMA (Korea Packaging Machinery Association) www.kpmasite.or.kr
KAMICO (Korea Agricultural Machinery Industry Cooperative) www.kamico.or.kr
KOCEMA (Korea Construction Equipment Manufacturers Association) www.kocema.org
KFCA (Korea Foundry Cooperative Association) www.kfca.or.kr
KEWIC (Korea Electric Wire Industry Cooperative) www.koreacable.or.kr
KOMMA (Korea Machine Tool Manufacturers’ Association) www.komma.org
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.

 

(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.