Albania

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerilizzata) usualmente richiesta (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Albania devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 

a) Fattura commerciale
Redatta in tre esemplari e preferibilmente in inglese, deve riportare i riferimenti abituali.

b) Prove di origine preferenziale: EUR.1 o dichiarazione di origine su fattura 
Per consentire ai destinatari delle merci di beneficiare del trattamento preferenziale applicabile ai prodotti originari dell'Unione europea, deve essere fornito un certificato EUR.1 che fungerà da prova dell'origine.
Le spedizioni di importo inferiore a EUR 6.000 o effettuate da un esportatore autorizzato possono essere soggette a una dichiarazione redatta su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti interessati in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
 
La dichiarazione è la seguente:
"L'esportatore dei prodotti oggetto del presente documento (autorizzazione doganale n. ...) *
dichiara che, salvo indicazione contraria, tali prodotti sono di origine preferenziale .......... **".
• cumulo applicato con .... (nome del paese o dei paesi)
• nessun cumulo applicato ***.
"............................." ****. [Luogo e data]
".............................".
[Firma dell'esportatore e indicazione, a parole, del nome del firmatario].

*Se la dichiarazione su fattura è compilata da un esportatore autorizzato, il numero di autorizzazione dell'esportatore deve essere inserito qui. Se la dichiarazione su fattura non è presentata da un esportatore autorizzato, la dicitura tra parentesi viene omessa o lo spazio fornito viene lasciato vuoto.
**L'origine dei prodotti deve essere indicata (...).
***Sarà opportuno integrare o meno queste due menzioni a seconda che si sia o meno nel caso di un cumulo di origine pan-euro-mediterraneo possibile
****Queste indicazioni sono opzionali se l'informazione appare nel documento stesso.
 
REGOLE DI ORIGINE MODERNIZZATE
Dal 2012 sono state intavolate le trattative per la modernizzazione delle norme di origine preferenziale dell'area pan-euro-mediterranea. L'attuazione di queste regole, che mirano ad ampliare la nozione di "prodotti originari" semplificando i requisiti richiesti, è subordinata alla stipula di protocolli bilaterali. L'Albania e altri 20 Stati dell'area pan-euro-mediterranea hanno deciso di applicare le norme aggiornate mentre tre paesi - Algeria, Marocco e Tunisia - non hanno aderito.
Le nuove regole (chiamate anche "regole transitorie", "regole alternative" o "regole di sostituzione") sono alternative a quelle attualmente applicabili. Spetterà all'operatore, a seconda della propria operatività commerciale, scegliere le regole che desidera applicare: le regole "attuali" o le regole transitorie.

ATTENZIONE: Le regole transitorie possono essere applicate solo se lo Stato partner adotta regole di origine identiche. Dal 1° settembre 2021 queste regole sono applicabili nel contesto delle relazioni commerciali tra l'UE e i seguenti paesi: Svizzera, Norvegia, Islanda, Albania, Giordania, Georgia, Palestina, Isole Faroe, Macedonia del Nord (dal 9 settembre 2021), Moldova (dal 16 novembre 2021) e Serbia (dal 6 dicembre 2021).
 
Il beneficio del trattamento preferenziale è applicato solo previa presentazione del certificato EUR.1 o della dichiarazione di origine (ove ammessa). I giustificativi dovranno riportare una menzione specifica, pena la mancata applicazione del beneficio:

 
 
 
 
 
 
- nel certificato EUR.1, la casella 7 deve includere la seguente specifica in inglese: "TRANSITIONAL RULES";
- nella dichiarazione deve figurare la seguente dicitura: "secondo le norme transitorie di origine".

 
 
 
 
 
 
- nel certificato EUR.1, la casella 7 deve includere la seguente specifica in inglese: "TRANSITIONAL RULES";
- nella dichiarazione deve figurare la seguente dicitura: "secondo le norme transitorie di origine".

 
 
 
 
 
 
 
 
c) Certificato di origine
Il certificato di origine è richiesto per i prodotti soggetti a una procedura di ispezione, registrazione preventiva o permesso di importazione. Può essere richiesto dall'importatore anche per qualsiasi altro prodotto.

 

d) Certificato fitosanitario (3) 
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.

 
 
e) Certificato sanitario (4) 
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).

 
 
Da notare: l'Albania e i paesi balcanici limitrofi (Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) hanno introdotto nella primavera del 2020 "corridoi" o "vie verdi" per prodotti alimentari, mangimi e dispositivi medici nell'ambito dell'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA).

 

Da sapere: L’Albania ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961. (5) 

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero di colli, casse, o contenitori e la quantità esatta.

 
 
c) Assicurazione trasporto
Non è obbligatorio assicurare le merci in Albania.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani. Si consiglia, in ogni caso, di contattare il servizio fitosanitario regionale prima della spedizione.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/albania

 

e) Etichettatura
L'etichetta deve essere in albanese e contenere l'origine del prodotto. Dovrebbero essere inseriti diversi dati generali, come la denominazione del prodotto, il nome del produttore, l'importatore e/o il fornitore, il peso, le dimensioni, la data di scadenza, ecc. Potrebbero essere necessarie altre informazioni a seconda del tipo di prodotto.

 
 

 


 
 
Passaporto/carta d'identità valida per l'espatrio: è necessario viaggiare con uno dei due documenti che abbia una scadenza superiore di almeno tre mesi alla data di rientro dall’Albania.

 

Per i cittadini UE non è necessario il visto d'ingresso. Si rammenta tuttavia che la normativa albanese sul soggiorno degli stranieri prevede che non si possa soggiornare nel Paese per un periodo superiore a 90 giorni nell'arco di 6 mesi. Chi deve trattenersi per un periodo superiore deve pertanto chiedere un permesso di soggiorno alle competenti Autorità albanesi. Coloro che non ottemperano a tale obbligo rischiano di vedersi rifiutato il diritto di ingresso in Albania (o di essere espulsi dal Paese, con conseguente divieto di reingresso, nel caso in cui si trovino già in Albania e superino i 90 giorni consentiti nel semestre, nonché vedersi comminata una multa di circa 700,00 euro).

Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato dell’Albania presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

 

Capitale : Tirana
Principali città: Durrës, Elbasan
Superficie (km²): 28 748
Popolazione: 3,2 milioni (2011) ; 3,3 milioni (2025)
PIL: 12,8 miliardi $
PIL/pro capite: 3.992,5 $
Settori economici: agricoltura (grano, mais, avena, sorgo); industria (trasformazione alimentare, tessile, abbigliamento); servizi (turismo, telefonia, banche e assicurazioni)
Religioni: Musulmani 70%, Ortodossi 20%, Cattolici 10%
Lingue ufficiali: albanese
L’Albania partecipa a diverse iniziative regionali: il SEECP (Processo di Cooperazione dell’Europa Sud-Orientale), il RCC (Regional Cooperation Council). L'Albania è parte di numerosi accordi preferenziali: l'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA) del 2006, un accordo concluso nel 2006 con la Turchia e un accordo concluso nel 2009 con l'Associazione europea di libero scambio (AELS).
E’ membro del WTO dall’8 Settembre 2000.
L’Albania e l’UE hanno firmato, il 12 giugno 2006, un accordo di stabilizzazione e associazione (ASA). L`accordo prevede alcune riduzioni dei diritti doganali e la realizzazione di una zona di libero scambio per un periodo di 10 anni a partire dall`entrata in vigore dell`accordo. Gli aspetti commerciali sono applicati dal 1° settembre 2006. L’accordo è entrato in pieno vigore nel 2009.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’accordo di libero scambio tra UE - Albania è disponibile sul sito web della Commissione europea – DG Commercio. 

L'Albania ha ottenuto lo status di paese candidato all'adesione all'UE nel giugno 2014. Lo sviluppo dei negoziati può essere consultato sul sito web della Commissione – Politica di Vicinato e Allargamento.
 
Grado di apertura del mercato 
L’Albania ha un regime commerciale aperto. Le formalità doganali sono state razionalizzate e le attese di sdoganamento sono state ridotte grazie ad un sistema elettronico centralizzato (ASYCUDA World).
L'impianto normativo del nuovo Codice Doganale, in vigore dal 1° giugno, punta alla semplificazione delle procedure, alla riduzione dei costi e a una maggiore certezza giuridica per gli operatori economici.
Tra le revisioni incluse, novità in materia di regole per il magazzinaggio temporaneo (estensione del periodo di custodia fino a 90 giorni e possibilità di traslocare le merci, al regime di custodia temporanea, senza procedure di transito).
Con l’entrata in vigore del codice si è inteso facilitare la cooperazione tra imprese e amministrazione doganale, avvicinandosi ulteriormente agli standard del sistema doganale europeo.  
Non esistono divieti all’importazione eccetto che per i prodotti considerati pericolosi per la salute pubblica; le licenze di importazione sono utilizzate principalmente a fini sanitari e fitosanitari per la sicurezza e la protezione dell’ambiente e nel rispetto delle convenzioni internazionali.
La legge sulle misure antidumping, le misure compensative e la salvaguardia del 2004, ad aggi non applicata.
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA

 
Ambasciata della Repubblica Albanese e Ufficio Commerciale
Via Asmara, 3-5 - 00199 Roma 
Tel. +39/ 06862241; Fax: +30/ 0686224120 
Numero di emergenza dell'ufficio consolare: +39 345 644 11 65 
info@ambalbania.it; embassy.rome@mfa.gov.al 
http://www.ambasadat.gov.al/italy/en/

 
 
Consolato Generale a Milano 
P.zza Duomo, 17 - 20121 Milano 
Tel. 02/8051265 - 02/86467782 - 02/86467423 
info@consolatoalbanesemilano.org
www.consolatoalbanesemilano.org/

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ALBANIA

 

Ambasciata d’Italia e Cancelleria Consolare 
Rruga Papa Gjon Pali II, 2 - 1010 Tirana - Albania
Tel. +355 4 2275900; Fax +355 4 2250921 
segreteriaambasciata.tirana@esteri.it 
www.ambtirana.esteri.it/ambasciata_tirana

 

Scutari - Consolato 
Rruga Migjeni c/o Centro Don Bosco 
Tel. +355 22 2 48260/40734; Fax +355 22 2 48286 
consolato.scutari@esteri.it
www.consscutari.esteri.it

 

Valona - Consolato Generale
Ruga Ismet Cakerri, n. 45 
Tel +355-332 25705/7 - Fax: +355-332 25706/9 
emergenze: +355.(0)68.20.27.064 
consolato.valona@esteri.it 
www.consvalona.esteri.it/Consolato_Valona

 

ICE-AGENZIA
Instituti italian per tregtine e jashtme
Sheshi Skenderbej, Pallati I Kultures - 1000 Tirana - Albania 
Tel +355 4 2251051/2251036; Fax +355 4 2251034 
tirana@ice.it 
www.ice.gov.it/paesi/europa/albania/ufficio.htm

 

CAMERE DI COMMERCIO

 
Camera di Commercio Italiana in Albania
Piazza Scanderbeg, Palazzo della Cultura, 1001 Tirana - Albania
Tel. +355 4 2234243; Fax +355 4 2259098
segreteria@ccia.al
www.ccia.al

 

Camera di commercio italo Albanese
Via Castellani, 31/A - 48018  Faenza (RA) 
Tel +39 0546 621420 ; Fax +39 0546 621420
info@acia.it

 

MINISTERI

 
Ministero Affari Esteri: http://www.mfa.gov.al/
Ministero Economia, Commercio, Energia: http://www.mete.gov.al/
Ministero Finanze: http://www.minfin.gov.al/
Ministero Lavoro e Affari Sociali: http://www.mpcs.gov.al/

 

ISTITUTI E AGENZIE NAZIONALI

 
Ufficio delle Dogane : http://www.dogana.gov.al/
Ufficio Nazionale di Statistica : http://www.instat.gov.al/
Albanian Development Fund: www.albaniandf.org/
Agenzia Nazione Promozione degli Investimenti Esteri: http://aida.gov.al/home
Ente Regolatore Nazionale dell’Energia: http://www.ere.gov.al/
Centro Nazionale delle Licenze: http://www.qkl.gov.al/
Autorità Antitrust Albanese : http://www.caa.gov.al/

 

ORGANISMI INTERNAZIONALI

 
Banca Mondiale - World Bank Country Office:www.worldbank.org/
BERS (Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo): http://www.ebrd.com/pages/country/albania.shtml

 

PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI

 
Banca d’Albania : www.bankofalbania.org
(1) Secondo queste regole, i prodotti originari della UE esportati verso l'Albania saranno considerati come originari del territorio di destinazione a condizione che siano stati oggetto d'opera o di trasformazione, anche minima.

 

(2) Se la dichiarazione su fattura viene fatta da un esportatore accreditato, si deve apporre il suo numero di autorizzazione. Se la dichiarazione su fattura non viene fatta da un esportatore accreditato, il riferimento tra parentesi viene omessa o lo spazio lasciato in bianco.

 

(3) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza. L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni. Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(4) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza. Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(5) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.