Molte persone sottoscrivono una polizza sulla vita in modo da tutelare la loro famiglia in caso di morte improvvisa, ma ci sono situazioni in cui l’assicurazione non deve nulla
Anche coniugi preoccupati per il futuro del partner- decidono di sottoscrivere una polizza vita con una compagnia assicurativa in modo da mettere economicamente al sicuro i loro cari in caso di una disgrazia improvvisa.
Il funzionamento è piuttosto semplice: una persona, in base alla sua situazione economica e alle sue aspettative, stabilisce una cifra che in caso di sua morte prematura l’assicurazione dovrà erogare ai beneficiari della polizza. Ogni polizza ha una durata specifica che viene concordata all’inizio in base all’età di chi la sottoscrive. Se allo scadere della polizza vita, chi l’ha sottoscritta è ancora vivo, ovviamente i soldi versati all’assicurazione andranno perduti; diversamente l’assicurazione dovrà versare l’intero ammontare del premio assicurativo concordato ai beneficiari scelti dal defunto.
Tuttavia le assicurazioni devono anche tutelarsi. Infatti c’è un limite di età per sottoscrivere le polizze sulla vita: non può, ad esempio, sottoscriverla una persona di 90 anni perché, statisticamente, morirà prima dello scadere della polizza e, quindi, la compagnia assicurativa quasi certamente andrebbe a perderci.
Ma non solo. Al di là dell’età ci sono situazioni in cui l’assicurazione non deve restituire proprio nulla alla famiglia del defunto. pertanto è sempre opportuno leggere con molta attenzione tutte le clausole o si rischia di buttare via i propri soldi per anni senza nessuno scopo.
Polizza vita: ecco quando la famiglia non riceve nulla
Hai deciso di sottoscrivere una polizza sulla vita per mettere al sicuro la tua famiglia nel caso ti succedesse qualcosa? Prima di farlo, però, devi sapere che ci sono casi in cui, anche dopo un tuo eventuale decesso improvviso, la tua famiglia non riceverà nulla e l’assicurazione non sarà tenuta per legge ad erogare i soldi che tu hai pagato magari per anni.
Il primo caso in cui i familiari non riceveranno nemmeno un centesimo dall’assicurazione è il suicidio: solitamente se chi ha sottoscritto la polizza vita si suicida entro i primi due anni, i beneficiari non riceveranno nulla. Niente soldi ai familiari neppure se il decesso è stato causato dallo svolgimento di attività pericolose come, ad esempio, sport estremi che il firmatario della polizza non aveva dichiarato di svolgere.
I beneficiari della polizza vita perderanno tutti i soldi anche se l’assicurato morisse a causa di una malattia che, nel momento della stipula del contratto, sapeva di avere ma non ha dichiarato. Niente denaro nemmeno se l’assicurato non ha detto apertamente di svolgere una professione che poteva mettere a rischio la sua vita. Infine niente polizza nemmeno se la morte dell’assicurato è avvenuta nel contesto di un’azione criminale in cui il defunto era parte attiva.
Infine, alcune polizze, escludono a priori il risarcimento e l’erogazione della cifra stipulata ai beneficiari anche in caso di decesso sopraggiunto a causa di calamità naturali oppure a causa di guerre o atti terroristici.