La pensione di reversibilità nel 2025, spetterà anche nel caso di una coppia omosessuale? Vediamo cosa dice la normativa.
La pensione di reversibilità è una forma di pensione ai superstiti che spetta al coniuge o ai figli – o ad altri aprenti in casi eccezionali- di un titolare di assegno di pensione dopo il suo decesso. La pensione ai superstiti, a dire il vero, comprende due diverse misure: la pensione di reversibilità e la pensione indiretta.
La differenza è semplice: la pensione di reversibilità spetta quando la persone deceduta era già in pensione; la pensione indiretta, invece, spetta quando il defunto non aveva ancora raggiunto l’età per la pensione ma aveva almeno 15 anni di contribuzione o 5 anni di cui almeno 3 maturati nell’ultimo quinquennio prima del decesso.
La pensione di reversibilità viene percepita al 100% solo in caso di coniuge con almeno due figli studenti – o disabili – a carico. Altrimenti la reversibilità viene erogata al 60% e può subire ulteriori decurtazioni nel caso in cui il coniuge superstite abbia altri redditi: da lavoro o da pensione. Ma cosa succede, invece, nel caso di coppie di fatto gay? Su questo questione vige ancora molta confusione.
La pensione di reversibilità – o la pensione indiretta – spettano in caso di decesso di un lavoratore o di un pensionato e l’Inps erogherà l’assegno al coniuge rimasto vedovo o ai figli. Ma cosa succede nel caso di coppie di fatto composte da due soggetti dello stesso sesso? La normativa non lascia spazio a dubbi!
La pensione ai superstiti – sia essa pensione di reversibilità o pensione indiretta – spetta, per legge, al coniuge superstite del titolare dell’assegno Inps o del lavoratore che aveva maturato almeno un tot anni di contributi. In assenza del coniuge spetta ai figli fino a 26 anni se studiano o per tutta la vita se affetti da disabilità grave. In assenza di coniuge e di figli, la reversibilità può essere fruita dai genitori o, in ultima battuta, dai fratelli o dalle sorelle del defunto se non sono coniugati, non hanno altri redditi e, al momento del decesso, erano fiscalmente a carico del defunto.
Ma cosa succede nel caso di coppie di fatto formate da due persone del medesimo sesso? Se una coppia gay convive – mettiamo ipotesi anche per 30 anni – quando uno muore, all’altro partner rimasto in vita spetta oppure no la pensione di reversibilità o la pensione indiretta?
La risposta è no! Ma non per l’orientamento sessuale della coppia: semplicemente perché la pensione di reversibilità spetta al coniuge e mai al convivente, sia esso dello stesso sesso del defunto oppure del sesso opposto. Se due persone convivono ma non sono coniugate, in caso di decesso, il convivente non avrà diritto alla pensione.
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