Gli italiani tremano a dicembre: la cifra choc per il Natale tra cenoni e luci dell’albero accese

Il mese di dicembre è ormai a un passo, potrebbe però rivelarsi davvero terribile per tanti consumatori a causa delle spese da sostenere per il Natale.

Associare dicembre alle festività di Natale e fine anno è naturale, anche se non tutti hanno lo stesso pensiero in merito a questa fase dell’anno. C’è chi la ritiene la fase più bella, forse anche di più rispetto alle vacanze estive, e arriva a fare l’albero anche ben prima della data tradizionale dell’8 dicembre, chi invece avverte un po’ di malinconia, soprattutto perché c’è la tendenza esasperata a fare qualcosa e sembra essere in difetto se si desidera stare tranquilli.

Anche chi vorrebbe tenersi lontano da ogni baraonda potrebbe però ricevere inviti o farà regali ad amici e familiari, azioni che faranno lievitare le spese. Queste azioni sono ritenute quasi “normali”, ma a conti fatti chi agirà in modo impulsivo potrebbe ritrovarsi un conto in banca non così florido come prima.

Natale e feste varie: spese alle stelle

L’idea di poter ricevere la tredicesima a dicembre può fare sentire più leggeri tanti italiani, anche se si tratta di un privilegio non valido per tutti, visto che non spetta ai liberi professionisti. Chi ha questa possibilità potrebbe quindi utilizzare questo stipendio supplementare per le varie spese che sono previste per le feste di Natale e dintorni, anche se sarebbe bene forse prestare maggiormente attenzione alle varie spese da pagare, non farlo potrebbe generare difficoltà a molti.

Tantissimi italiani si ritroveranno con conti da pagare quasi alle stelle. Non tutti decideranno di comprare un albero o un presepe nuovi, lo stesso potrà accadere anche per decorazioni e luminarie varie, ma queste ultime potranno influire non poco sulla bolletta della luce. Un filo da 300 luci, uno dei più semplici, arriva infatti a consumare in media 17 kWh in più, nell’arco di un solo mese (anche se c’è chi ama questo periodo e potrebbe preparare tutto prima). Non va molto meglio per l‘albero di Natale, specialmente se si decide di tenerlo acceso per gran parte della giornata. In questo caso si possono consumare circa 0,25 kWh, vale a dire all’incirca 9 euro in più per il mese. Questo sta a indicare circa il 30% quindi quasi un terzo in più di quanto solitamente dovuto. Se invece ci si limita a circa sei ore al giorno, il costo scende a 2,5 euro (0,0625 kWh).

Questa sarà inoltre la fase in cui ci si potrà dedicare a cene o addirittura cenoni, non solo nelle date segnate in rosso sul calendario. Questa potrà essere un’occasione per invitare amici e parenti che si vedono meno negli altri periodi. Inevitabilmente, questo potrà comportare un utilizzo maggiore della lavastoviglie, oltre che di forno e fornelli. Tutte abitudini utili, ma che influiscono sulle fatture di corrente elettrica e gas.

Non si deve poi trascurare il ruolo svolto dagli sprechi che possono esserci a tavola. Spesso, infatti, si tende ad acquistare più cibo possibile, pensando che non possa bastare, ma in realtà gran parte di questo potrebbe essere buttato. A mettere in allarme su questa abitudine diffusa ci ha pensato Assoutenti, secondo cui finiranno in pattumiera all’incirca 500 mila tonnellate di cibo. Questo potrebbe riguardare gli alimenti già pronti, ma anche frutta e verdura condite e non consumate, panettoni, pasta, torroni e pesce. Chi ha pazienza potrebbe comunque provare a riutilizzarli nei giorni successivi attraverso alcune ricette ad hoc.

Occhio inoltre all’inquinamento, che può essere generato dalle microplastiche, come quelle legate alle carte usate per preparare i pacchetti. A questo si aggiunge l’abbigliamento low cost a tema natalizio, indossato davvero poche volte. Vale la pena comprarlo? Tre giorni di festività natalizie generano circa il 5,5% delle emissioni annue di CO2, secondo le ultime stime. Insomma, ora forse potremo considerare in un modo diverso queste festività, anche se con qualche accortezza l’impatto potrebbe essere minore.