Forfaiting

Il Forfaiting è lo strumento che consente alle ditte esportatrici di incassare comunque in contanti il corrispettivo della fornitura subito dopo la spedizione anche se è stato concordato un pagamento dilazionato.

Con il nome di Forfaiting si identifica la tecnica con cui alcune finanziarie chiamate "FORFAITER", specializzate nella valutazione dei rischi locali (rischio Paese debitore e rischio banca garante) e dei rischi di mercato (rischio provvista a tasso fisso per il medio e lungo termine) acquistano il credito che il fornitore italiano ha nei confronti del proprio cliente estero dando in cambio un importo in contanti.

L’acquisto del credito è fatto in via "pro-soluto", cioè senza ricorso sul fornitore italiano, e viene realizzato come segue:

 
  • in caso di cambiali, attraverso la girata sul retro del titolo e inserendo la clausola "without recourse";
  • in caso di lettere di credito, attraverso un atto di cessione (assignment) ai sensi dell’art.49 delle norme U.C.P. (pubbl. ICC no. 500).

Il Forfaiting é lo strumento ideale per le ditte esportatrici italiane per tre precisi motivi:
 

  • primo, perché è semplice: non si richiede l’esame della documentazione relativa al contratto di fornitura e ancor meno interessa l’analisi della situazione aziendale della ditta esportatrice;

  • secondo, perché è rapido: l’erogazione dei fondi è quasi immediata contro presentazione della documentazione relativa al credito da smobilizzare;

  • terzo, perché trasforma un pagamento rateale in un incasso immediato.

Incasso che non mira soltanto a risolvere il fabbisogno di liquidità della ditta esportatrice – problema ricorrente di tutti i fornitori e in genere soluzionato attraverso un anticipo valutario della propria banca – ma che libera la ditta esportatrice italiana di tutti i rischi connessi con il credito:

 
  • rischio di insolvenza dell’acquirente o della di lui banca garante;
     
  • rischio di trasferimento valutario;
     
  • rischio politico del Paese debitore.

E’ infatti il Forfaiter che si assume tutti questi rischi, sin dal momento del rilascio del suo impegno a scontare pro-soluto un certo credito.

Il costo del Forfaiting

C’è un atteggiamento abbastanza generalizzato presso gli operatori italiani grandi e piccoli, che ritiene sì il FORFAITING lo strumento ideale per smobilizzare il credito ma anche molto caro. E’ quindi opportuno approfittare di questa occasione per chiarire un punto così importante.

Il costo del FORFAITING si compone di tre elementi:
 
  • tasso di sconto;
  • giorni banca;
  • commissione d’impegno.

Il tasso di sconto è l’elemento principale e la sua entità dipende da due fattori: il costo della provvista fondi sul mercato (tasso LIBOR) e lo "spread", cioé il margine che il Forfaiter aggiunge al tasso LIBOR.

Il costo provvista varia sensibilmente da moneta a moneta e da periodo a periodo in funzione dei tassi LIBOR vigenti, come pure lo "spread" varia in funzione del grado di rischio che presenta il Paese debitore.

Per una buona parte dei Paesi europei, per quelli del Nord America, per alcuni dell’Estremo Oriente e per alcuni paesi dell’Est (Slovenia, Rep. Ceca) lo "spread" applicato dal Forfaiter si aggira da 0.50 a 1.50% per anno, vale a dire più o meno lo stesso margine che prende la banca italiana quando concede un anticipo valutario.

Ora se consideriamo che l’anticipo ottenibile presso la banca agente ha una durata di appena 3-6 mesi e non fino a 5 anni come per il Forfaiting, è con ricorso sul fornitore anziché pro-soluto, va a intaccare il fido del fornitore e fa aumentare l’indebitamento verso le banche, dobbiamo senz’altro concludere che in questi casi e per tutti questi motivi il Forfaiting non può essere considerato caro.

Solo per certi Paesi del Sud America (Venezuela, Bolivia) ed Est Europa (Russia, Ukraina) il costo del Forfaiting aumenta sensibilmente, ma tale maggior costo è più che giustificato dal rischio politico elevato che questi Paesi al momento presentano, la cui copertura comporta necessariamente l’applicazione da parte del Forfaiter di uno "spread" più alto.