In alcuni casi, secondo quanto previsto dalla legge, un testamento può essere dichiarato nullo: tutto quello che bisogna sapere in merito.
Il testamento è un atto giuridico con il quale un soggetto dispone le proprie volontà in merito al proprio patrimonio che diventano efficaci in seguito alla morte del testatore. Esistono tre tipi di testamento: olografo, pubblico e segreto.
In tutti i casi bisogna rispettare quanto previsto dalla legge per far sì che l’atto abbia valore giuridico. Non rispettando le normative ed in alcune circostanze particolari, difatti, il testamento viene considerato nullo o annullabile. Nel prossimo paragrafo tutti i principali casi che non rendono valido l’atto testamentario, situazione che si traduce nell’inesistenza giuridica del documento.
Testamento, quando il documento può essere dichiarato nullo
In materia di successione ereditaria una delle situazioni più particolari è quella che si verifica quando gli eredi decidono di impugnare un testamento avviando un’azione per conseguirne la nullità. Secondo quanto previsto dalla legge, esistono dei casi, difatti, in cui l’atto testamentario non può essere considerato valido.
Il primo è quello rappresentato da eventuali vizi di forma del documento che, analizzando le varie forme di testamento, possono essere l’assenza di data o firma per quello olografo, la mancanza di testimoni o degli elementi previsti dalla legge per il testamento pubblico ed, infine, l’assenza di sigillo o non aver rispettato le modalità di consegna al notaio per quello segreto.
Oltre ai vizi di forma, sono previsti dalla legge anche i vizi di volontà. Vengono considerati tali situazioni come un testamento redatto sotto minaccia o coercizione fisica, errori del testatore su fatti o persone che hanno influenzato le proprie volontà, errori derivati da un inganno o comportamenti fraudolenti.
È anche considerato nullo un testamento redatto da un soggetto incapace di intendere e volere o dichiarato incapace legalmente. Inoltre non può essere valido un testamento le cui volontà non rispettano le cosiddette quote legittime che spettano ai parenti più vicini al de cuius. Infine, può essere richiesta la nullità per un testamento che contiene clausole o disposizioni che vanno contro le normative stabilite dalla legge o contro la morale.
Una volta avviata l’azione per conseguire la nullità, sarà poi il giudice a stabilire se l’atto testamentario è da considerare valido o meno. Se dovesse essere dichiarato nullo, il documento non ha esistenza giuridica, dunque, la suddivisione dell’eredità avverrà con le procedure previste per i casi in mancanza di testamento.