Eredità, documenti e tempistiche per avere i soldi di un buono Poste

Buono Fruttifero Postale cosa fare quando l’intestatario muore: ecco come fare per ottenere il rimborso delle somme investite e gli interessi.

Sono migliaia i Buoni Fruttiferi Postali (Bfp) emessi ogni anno da Cassa Depositi e Prestiti, società per azioni controllata dallo Stato italiano. Questi buoni rappresentano uno strumento di risparmio, garantito dallo Stato, molto gettonati dai contribuenti per via della loro semplicità di sottoscrizione.

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Eredità, documenti e tempistiche per avere i soldi di un buono Poste Mercatiaconfronto.it

In tanti, però, si chiedono cosa accade nel caso di decesso dell’intestatario o del cointestatario e come possono essere rimborsati il capitale investito e gli interessi maturati nel corso degli anni. Esiste in realtà una determinata procedura che bisogna seguire per richiedere il denaro. Nel prossimo paragrafo, analizzeremo i passaggi da seguire ed i documenti necessari da presentare in questa situazione.

Buoni Fruttiferi Postali, come avviene il rimborso se muore l’intestatario o il cointestatario

I Buoni Fruttiferi Postali, introdotti per la prima volta nel 1924, non hanno mai perso il loro appeal e continuano a rappresentare uno degli strumenti di risparmio maggiormente gradito dagli italiani. In questi anni, Poste Italiane ha aumentato la tipologia di questi buoni con tassi di interessi e durata differenti.

Uno dei quesiti principali che in tanti si pongono è cosa accade in caso di morte dell’intestatario. Nello specifico, bisogna sapere che, ad eccezione di quelli dematerializzati, i buoni non devono essere obbligatoriamente inseriti nella dichiarazione di successione poiché non soggetti a imposta.

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Buoni Fruttiferi Postali, come avviene il rimborso se muore l’intestatario o il cointestatario Mercatiaconfronto.it

Per quanto riguarda la riscossione, gli eredi del titolare dovranno presentare richiesta presso un ufficio postale allegando al documento: l’atto notorio che riporta tutti i nomi degli eredi legittimi, il testamento, se è stato fatto dal de cuius, le copie dei documenti di identità e la dichiarazione di successione se presente. Se non è stato fatto alcun testamento, gli eredi possono procedere con la richiesta allegando gli altri documenti previsti dalla procedura appena descritta.

Poste Italiane, dopo circa due o tre settimane, fornirà la risposta alla domanda erogando, in caso di esito positivo, le quote spettanti ai vari eredi, comprensive degli interessi maturati dallo strumento di risparmio dal momento della sua sottoscrizione.

Per i buoi cointestati, non è necessaria alcuna specifica richiesta: se questi riportano la clausola “Pari Facoltà di Rimborso”, è possibile provvedere al rimborso seguendo la normale procedura. Se la clausola, per i buoni risalenti a prima del 2000, non è presente, la procedura è uguale, a meno che gli eredi non avanzino un’esplicita opposizione.

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