Cosa dicono le normative in merito all’installazione di una stufa a pellet in condomino: cosa sapere per evitare problemi.
L’arrivo dell’inverno è ormai alle porte, ma in quasi tutte le aree del nostro Paese si sono già registrate basse temperature che hanno richiesto l’accensione dei riscaldamenti così da combattere il freddo all’interno delle abitazioni.
Sono molti quelli, che in questi anni, hanno deciso di sostituire i classici termosifoni con una stufa a pellet, un sistema ecologico che consente anche di risparmiare sui costi per riscaldare gli ambienti. In tanti, però, si chiedono se sia possibile procedere con l’installazione di questo dispositivo in un appartamento di un condominio. L’installazione è possibile, ma bisogna rispettare tutte le normative di sicurezza, ma anche quanto previsto dal regolamento condominiale.
Installare una stufa a pellet in casa, così come altri dispositivi ecosostenibili, significa risparmiare sui consumi, ma anche contribuire a ridurre l’inquinamento. Questo perché il dispositivo emette una quantità molto minima di gas serra e non emette fumi nell’ambiente.
Una stufa a pellet, come precedentemente spiegato, può essere installata anche in condominio, ma rispettando tutte le normative di sicurezza ed il regolamento condominiale approvato dall’assemblea. Nel dettaglio, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, il dispositivo deve disporre di un adeguato sistema di rilascio dei fumi è sempre necessaria, dunque, l’installazione di una canna fumaria, obbligo previsto in qualsiasi caso, non solo in un contesto condominiale.
La canna fumaria deve anche essere posta a tetto e rispettare tutti i vincoli previsti dalla legge: essere realizzata in materiali resistenti al calore; essere distante da pareti, balconi e finestre; essere distante da qualsiasi tipo di materiale combustibile e avere uno spessore delle pareti di almeno 5 millimetri.
È importante anche rispettare eventuali restrizioni imposte dal condominio, attraverso il regolamento, soprattutto, se l’installazione coinvolge aree comuni. In alcuni casi, dunque, potrebbe essere richiesta l’approvazione dell’assemblea per provvedere ai lavori. Questo per garantire il decoro e la sicurezza dello stabile.
Infine, è necessario anche informarsi su quelli che possono essere i vincoli imposti da autorità come il Comune di residenza o la Regione. Per fare un esempio, in alcune zone del nostro Paese, le Regioni impongono degli specifici requisiti energetici per questi dispositivi, così da limitare al minimo il loro impatto ambientale. È fondamentale, così come accade fuori dal contesto condominiale, eseguire l’adeguata e periodica manutenzione per evitare rischi e non compromettere le prestazioni della stufa.
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