Eleonora Daniele ha avuto una reazione molto forte durante una recente puntata di Storie Italiane: i dettagli.
Eleonora Daniele è famosa per la sua professionalità. Cerca sempre di mantenere un atteggiamento pacato, anche durante i racconti più difficili. In una recente puntata di Storie Italiane, tuttavia, non è riuscita a stare restare in silenzio. Dopo aver dato la parola alla sua ospite, ha espresso un giudizio severo, ma condiviso dalla maggior parte del pubblico a casa.
Ha ammesso di essersi arrabbiata molto perché ritiene che l’evento portato alla luce sia gravissimo. Ci sono tanti strumenti per poter intervenire, però, sembra che non ci sia ancora il giusto approccio. La sua reazione, nel giro di pochi minuti, ha fatto il giro del web.
Eleonora Daniele fuori di sé: lo sfogo durante la puntata di Storie Italiane
Storie Italiane è uno dei programmi più apprezzati di Rai 1. È condotto da Eleonora Daniele che, ogni mattina, dà ampio spazio ai principali temi di attualità. Gli argomenti trattati sono moltissimi, si va dalla cronaca nera alle questioni legate alla società di oggi. Per dare più forza ai racconti, vengono coinvolti attivamente anche i protagonisti dei racconti.
Nella puntata del 29 novembre, è accaduto qualcosa che ha sorpreso il pubblico. La conduttrice, infatti, ha avuto una reazione molto forte. Stava parlando con una donna vittima di maltrattamenti e abusi. La situazione la spinta a rivolgersi alle forze dell’ordine e a sporgere denuncia. Per il marito, tuttavia, non è stato emesso subito l’ordine di non avvicinamento.
Eleonora Daniele, dopo aver ascoltato queste parole, non è riuscita a trattenere la rabbia. Ritiene inammissibile una cosa del genere. In TV non si fa altro che parlare di femminicidi e ancora si temporeggia sulle misure da prendere: “Ci sono state pure nuove misure…Com’è possibile che oggi ci dobbiamo chiedere il perché? Se c’è un codice rosso perché non viene applicato?“.
Si è scusata con gli spettatori per lo sfogo, ma continuare su questa rotta non è più possibile: “Scusate se mi arrabbio, ma davvero non è possibile andare avanti così…”. Difendere le vittime è una priorità anche nelle fasi precedenti al processo. È inutile fare minuti di silenzio se poi chi di dovere non agisce.
Abbandonarle a loro stesse, oltre che pericoloso, è ingiustificabile: “Prima c’è da fare il processo, ma bisogna prendere una misura cautelare. Doveva essere applicata, visto che sono state fatte minacce gravissime. Non riesco a capire…”. Gli ospiti le hanno dato perfettamente ragione.