Momenti di paura per la famiglia di Fedez: la mamma del celebre rapper è stata vittima di una truffa da 100 mila euro.
Dopo la fine dell’era Ferragnez, continua il periodo di trasformazione per il celebre rapper, ormai sempre più lontano dalla sua precedente vita personale e lavorativa. I recenti mesi sono stati interessati da molteplici novità per Fedez, il quale è ora impegnato a condurre un nuovo (e personale) podcast online.
Il ciclo di separazioni, terminato con la scissione dall’amico e collega Luis Sal, si è interrotto con la nascita di Pulp Podcast. Il nuovo format, voluto fortemente da Fedez e Mr.Marra, si pone come una vera e propria dichiarazione di intenti per il rapper, il quale ha voluto perseguire il suo precedente impegno sul web.
Nonostante l’aria di novità, continuano ad aleggiare i fantasmi del passato intorno all’artista, ora impersonati dalla nuova storia d’amore dell’ex moglie Chiara Ferragni. Le nuove vicende sentimentali dell’imprenditrice sembrerebbero non aver scalfito la sensibilità di Fedez, il quale è attualmente impegnato a seguire l’evento drammatico che ha colpito la madre Anna Maria Berrinzaghi.
Le ultime ore si sono rivelate particolarmente drammatiche per Fedez e la madre Anna Maria Berrinzaghi, colpita da un tentativo di truffa per 100 mila euro. Amministratrice di Doom Srl, società la quale gestisce l’immagine pubblica di Fedez, Berrinzaghi avrebbe denunciato più volte i tentativi di raggiro da parte dell’ex amministratore delegato dell’azienda.
La Corte d’Appello di Milano ha condannato l’uomo a otto mesi di reclusione con pena sospesa per tentata truffa aggravata. Il nuovo verdetto ribalta l’assoluzione ricevuta l’anno precedente in primo grado, per le medesime cause. L’indagine, infatti, aveva avuto origine da una denuncia rilasciata dalla mamma di Fedez, la quale aveva scoperto delle presunte irregolarità in un contratto di sponsorizzazione di un noto brand di materiali scolastici.
L’ex manager di Doom Srl., avrebbe fatto credere a Berrinzaghi e Fedez di aver proposto un accordo di 250 mila euro stabilendo, invece, una collaborazione a 350 mila euro. La differenza, secondo quanto denunciato, sarebbe dovuta finire a una società terza in collaborazione con l’ex manager. La Quarta sezione penale della Corte d’Appello ha accolto la ricostruzione dei fatti dell’accusa, sottolineando l’intento dell’imputato di trarre un profitto illecito a spese di Anna Maria Berrinzaghi.
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