Non riuscire a pagare le rate del mutuo può portare a fare finire la casa all’asta, non si tratta però dell’unica conseguenza a cui si può andare incontro.
Il mutuo è certamente l’impegno più grande che ci si trova a sottoscrivere nel corso della vita, in genere con una durata che va dai 15 ai 30 anni, ma con la consapevolezza di dover spesso fare sacrifici per rispettare quando previsto. Nel momento in cui si stipula l’accordo non è però ovviamente possibile quale possa essere la propria situazione nel corso del tempo, per questo può esserci il rischio di non riuscire più a saldare le rate.
In casi simili è naturale sentirsi in difficoltà, c’è il rischio concreto, come tutti sanno, di perdere la propria casa, che può finire all’asta per permettere alla banca di rientrare da quanto non riuscirà a ricevere dal cliente. Si può quindi pensare di ritrovarsi senza un tetto in cui vivere, ma non è l’unica conseguenza a cui si può andare incontro, è bene saperlo.
Rendersi conto di essere in difficoltà nel pagare le rate del mutuo può far perdere il sonno, si tende infatti a pensare di non avere più la possibilità di restare in quella casa perché la banca ne diventerà proprietaria. Fatto questo passo, sarà naturale per l’istituto di credito metterla all’asta per guadagnare quello che non avrà dal cliente. Il ricavato ottenuto dall’asta sarà utilizzato per coprire il debito, se la cifra non dovesse essere sufficiente, l’ex proprietario resterà comunque responsabile per la differenza.
Ma siamo sicuri che questa sia l’unica conseguenza a cui si andrà incontro? In realtà, no. In casi simili c’è il rischio concreto di subire il pignoramento dello stipendio e dei beni del debitore qualora si arrivasse a non versare quanto stabilito per ben 18 mesi. Si può quindi arrivare a vedere detratta direttamente dal salario una cifra ben precisa, fino ad arrivare al recupero totale del debito.
Fortunatamente non si va incontro a situazioni pesanti, che possono portare anche a non avere i soldi necessari per vivere in maniera dignitosa. La legge cerca infatti di tutelare gli utenti, per questo ha messo un tetto a quanto pignorabile, in modo tale che il debitore abbia per sé il necessario per vivere.
Se si vuole evitare di subire tutto questo sarebbe bene quindi muoversi in anticipo, sin da quando ci si rende conto di non sapere come gestire il finanziamento. È possibile recarsi presso la filiale in cui si è sottoscritto il mutuo e chiedere una negoziazione, ovvero modificare parzialmente le condizioni, sia a livello di importo sia per quanto riguarda il numero di anni entro cui concludere. In alternativa, è valida anche la surroga, simile alla rinegoziazione ma prevista con un altro istituto di credito.
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