TIM avvisa tutti i clienti della linea fissa: molti si ritroveranno senza linea dal 1 dicembre, ecco perché e come rimediare
Quando si parla di telecomunicazioni in Italia, il pensiero da quasi sempre a TIM innanzitutto poiché rappresenta un marchio storico del Bel Paese nonché un assoluto punto di riferimento per qualità del servizio. Negli anni, infatti, l’azienda ha saputo evolversi con il mercato, consolidandosi come una vera certezza, soprattutto per chi cerca una linea fissa affidabile sia in casa che in ufficio.
Del resto negli ultimi decenni TIM si è evoluta sempre di più, passando dalla liberalizzazione del mercato alle crescenti richieste tecnologiche dei consumatori. Non si è limitata a sopravvivere: ha innovato continuamente, portando avanti la digitalizzazione del Paese e offrendo servizi che hanno saputo tenere il passo con i cambiamenti delle abitudini quotidiane sia personali che lavorative.
Non è un segreto che molte famiglie italiane, così come aziende grandi e piccole, abbiano scelto TIM per la rete fissa. Questo non è solo un caso: la capillarità della rete, unita alla qualità del servizio, ha reso TIM un partner essenziale per chi ha bisogno di connessioni stabili e veloci. Chi vive in città beneficia di connessioni in fibra ottica ad alte prestazioni, mentre nelle aree più remote TIM continua a investire per ridurre il divario digitale, garantendo accesso a internet anche dove altri operatori spesso non arrivano.
Se da un lato TIM rappresenta una garanzia per la linea fissa, dall’altro non ha mai smesso di guardare avanti. Il lancio di offerte integrate tra fisso e mobile, l’adozione delle tecnologie di nuova generazione e la transizione verso il 5G sono solo alcuni esempi di come TIM abbia saputo reinventarsi senza mai perdere di vista l’affidabilità che la contraddistingue.
TIM, cos’è la rivoluzione partita questa estate
E a proposito di innovazione, TIM già da quest’estate ha avviato il processo di dismissione delle centrali in rame, con il primo spegnimento che sta coinvolgendo 62 centrali distribuite in 54 comuni di 11 regioni italiane. Questo rappresenta l’inizio di un piano ambizioso che prevede lo switch off progressivo di oltre 6.700 centrali in rame entro il 2028, segnando un importante passo avanti verso la completa adozione della rete in fibra ottica di nuova generazione.
L’obiettivo è abbandonare gradualmente le reti tradizionali basate sul rame, come Adsl, Isdn e Rtg, per migrare verso connessioni più performanti in fibra ottica. Le prime centrali coinvolte in questo intervento si trovano in regioni chiave come Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.
Come sottolineato da Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM, si tratta di un progetto che coinvolgerà oltre il 60% delle centrali TIM sul territorio italiano, concentrandosi soprattutto su aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Questo è un chiaro segnale dell’impegno di TIM per ridurre il divario digitale e rendere accessibili le tecnologie più avanzate a una porzione sempre più ampia della popolazione.
Il passaggio alla rete in fibra ottica non si traduce solo in un miglioramento della velocità e della stabilità della connessione, ma porta anche significativi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale. Lo spegnimento delle centrali in rame e degli apparati associati consentirà, a regime, una riduzione dei consumi energetici di circa 450 mila MWh e una diminuzione delle emissioni di CO2 pari a 209.600.000 kg. Per dare un’idea concreta: questo equivale all’impatto positivo generato da oltre 16 milioni di alberi.
TIM avvisa i clienti: stop servizio dal 1 dicembre
Cosa significherà per i clienti TIM? Con lo spegnimento delle centrali in rame, i clienti che utilizzano ancora tecnologie tradizionali verranno progressivamente migrati su connessioni in fibra ottica già disponibili. Per chi è interessato, TIM ha predisposto un piano di transizione che permette di passare alla fibra in modo semplice e veloce, garantendo supporto tecnico e offerte dedicate.
E proprio in questi giorni sono arrivate comunicazioni importanti per chi è ancora nella vecchia fase e dovrà necessariamente adattarsi per continuare a beneficiare dei servizi. Nella comunicazione si legge quanto segue: “Come anticipato telefonicamente, le informiamo che la piattaforma tecnologica su cui è ospitato il suo servizio Evoluzione Ufficio è obsoleta ed è in fase di dismissione. Telecom Italia ci ha incaricato di contattare tutti i clienti per informarli che la manutenzione sulla rete in rame e nello specifico sulla sua linea cesserà dal 1 dicembre 2024. Tim sta innato una comunicazione ufficiale a tutti i suoi clienti ancora posizionati sulla vecchia piattaforma. L’unica soluzione per mantenere la continuità del servizio fonda e quindi la numerazione è passare alla nuova offerta Tim Comunica Entry. Siamo a sua disposizione per supportarla nella migrazione e nell’aggiornamento di tali servizi”.