Partite Iva forfettarie, nuovi controlli a tappeto dell’Agenzia Entrate: chi rischia

L’Agenzia delle Entrate si prepara a controlli più stringenti sulle Partite Iva forfettarie grazie all’introduzione di un algoritmo AI.

In Italia il numero delle Partite Iva è in crescita costante: ad oggi sono oltre 4 milioni i lavoratori che usano una Partita Iva per svolgere la propria attività, sia in regime ordinario che forfettario. Connessi alle Partita Iva esistono numerosi punti da prendere in considerazione.

Pagamento tasse con modulo AdE
Partite Iva forfettarie, nuovi controlli a tappeto dell’Agenzia Entrate: chi rischia Mercatiaconfronto.it

Da una parte, ad esempio, bisogna dire che i lavoratori autonomi non possiedono molte delle tutele invece riservate ai lavoratori dipendenti, ad esempio le ferie, la malattia o la tredicesima. Dall’altra, però, gli autonomi possono gestire in modo più libero la propria attività, ad esempio scegliendo quando e per quante ore lavorare.

Un altro elemento da prendere in considerazione è la dichiarazione dei redditi: per i lavoratori dipendenti si tratta di un processo quasi del tutto automatizzato, che necessita di documenti messi a disposizione dall’AdE o dal datore di lavoro nella maggior parte dei casi.

Nuovo algoritmo AI per l’Agenzia delle Entrate: controlli a tappeto sulle Partite Iva

Per i lavoratori autonomi, invece, la dichiarazione dei redditi avviene in modo un po’ diverso: innanzitutto bisogna considerare che al fine del calcolo del reddito bisogna aver presentato tutte le fatture e la documentazione necessaria. Un lavoratore autonomo che non emetta fattura o non faccia scontrini, ad esempio, starà evadendo il fisco, non dichiarando l’intera cifra delle sue entrate allo scopo di pagare meno tasse.

raffigurazione partita iva
Nuovo algoritmo AI per l’Agenzia delle Entrate: controlli a tappeto sulle Partite Iva Mercatiaconfronto.it

Non a caso, infatti, in Italia il problema dell’evasione fiscale è piuttosto diffuso, nonché uno dei punti su cui AdE e governo cercano di agire in modo più capillare. A tal proposito è emblematica l’introduzione di un nuovo algoritmo di AI che ha lo scopo di effettuare controlli più approfonditi e accurati sulle Partite Iva.

In particolare questo algoritmo sarà in grado di evidenziare i casi in cui si denotino discrepanze tra il reddito dichiarato e le spese sostenute, incongruenze in settori ad alto rischio di evasione, quali commercio, turismo e servizi e schemi di comportamento sospetto. In tal senso, infatti, il nuovo algoritmo assegnerà un punteggio alla condotta fiscale dei contribuenti, evidenziando eventuali casi di recidiva o incongruità nelle dichiarazioni dei redditi.

Lo scopo è quello di invitare i contribuenti a una condotta fiscale più corretta, pena l’imposizione di sanzioni pecuniarie anche pesanti. Per evitare problemi, dunque, è bene dotarsi di tutta la documentazione necessaria, ponendo bene attenzione ad evitare condotte scorrette o incongruenze che potrebbero allarmare il nuovo algoritmo di controllo.

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