Per stare al caldo in casa bisogna fare i conti con i costi che la cosa comporta. Ecco un’alternativa che unisce risparmio ed ecosostenibilità
Stufe a pellet, da alcuni anni in molte case questo rappresenta il principale impianto per garantire riscaldamento agli ambienti principali. Quando arriva il freddo, generalmente ad autunno inoltrato (ma in alcune aree d’Italia al Sud anche più tardi) in tanti sanno bene che l’esigenza di scaldarsi cozza con la bolletta del gas o della luce.
I costi di entrambe sono aumentati in maniera vertiginosa e sempre più crescente a partire dall’inizio del 2022. Questa spirale negativa non si è mai arrestata, e per fare un esempio attuale, il costo del gas naturale è salito del 12% ad ottobre rispetto a quello che era il prezzo di settembre.
Ed alcuni, stanchi di questa situazione, hanno deciso di darci un taglio. In maniera tale da potere ammortizzare la spesa per questo cambiamento nel futuro anche immediato. Di soluzioni più efficienti e sostenibili rispetto alle stufe a pellet ed ai tradizionali camini non ne mancano.
Difatti sta avvenendo un cambiamento sempre più diffuso di impianti di riscaldamento. Per quanto le stufe a pellet abbiano i loro vantaggi, ci sono ora delle nuove versioni, rappresentate dalle idrostufe a pellet. Tale scelta si presenta come decisamente interessante per chi desidera riscaldare ambienti più ampi ed avere a disposizione al tempo stesso acqua calda sanitaria.
Come funziona un’idrostufa a pellet?
Una idrostufa a pellet combina efficienza energetica e praticità, promettendo di ridurre i costi di riscaldamento. Questi impianti funzionano bruciando pellet di legno per riscaldare l’acqua. Il calore così prodotto viene quindi distribuito attraverso termosifoni od impianti di riscaldamento a pavimento, permettendo così di riscaldare l’intera abitazione.
A differenza delle tradizionali stufe a pellet, che riscaldano solo l’ambiente in cui si trovano, le idrostufe offrono una soluzione integrata che fornisce calore e acqua calda in un’unica soluzione. Ed uno dei principali vantaggi delle idrostufe a pellet è il risparmio energetico. Utilizzando pellet, che hanno una resa termica elevata e producono meno emissioni rispetto ai combustibili fossili, si può arrivare a un risparmio che oscilla tra il 30% e il 50% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.
Visto che si tratta anche di ritrovati alquanto nuovi, nella loro resa anche il fattore estetico gioca la sua parte importante. Dato che pure l’occhio vuole la sua parte, le idrostufe a pellet sono progettate per essere esteticamente gradevoli e per completare l’arredo di casa dal punto di vista decorativo.
L’installazione di una idrostufa a pellet è alquanto semplice. È sufficiente collegarla al sistema idraulico esistente per permettere il riscaldamento dell’acqua ed il funzionamento dei termosifoni. Ovvio che, se ci sono delle tubature vecchie che necessitano di manutenzione, la circolazione dell’acqua potrebbe risultare non adeguata. Quindi in tal caso occorrerà prima sistemare tutto quanto va sistemato.
E tra gli altri effetti collaterali presenti, c’è il fatto che le idrostufe a pellet potrebbero generare residui di polvere. Oltre al fatto che è previsto il funzionamento costante di un ventilatore integrato che potrebbe causare un certo livello di rumorosità.
E come una stufa a pellet tradizionale, anche una idrostufa funziona con energia elettrica. In caso di blackout potrebbe esserci una interruzione dell’alimentazione. I prezzi da considerare soltanto per l’acquisto di una idrostufa fanno dai 600 euro in media, fino anche ai 2500-3000 per gli impianti più avanzati ed efficienti.
