Riscaldamenti, si apre uno scenario nuovo: cosa consente davvero di risparmiare adesso

Si aprono nuovi scenari per gli italiani per il risparmio sulle bollette. Una notizia che arriva proprio quando vanno accesi i riscaldamenti

Con l’arrivo dell’inverno e l’aumento delle bollette, molti italiani sono alla ricerca di soluzioni efficaci e sostenibili per il riscaldamento domestico. Secondo le ultime stime, i costi del riscaldamento per una famiglia italiana si aggirano mediamente tra i 1.600 e i 1.900 euro all’anno, a causa dell’aumento dei prezzi del gas e delle fluttuazioni del mercato energetico.

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Come risparmiare davvero sui riscaldamenti nel 2024 – mercatiaconfronto.it

Questa cifra varia in base al tipo di contratto e alle abitudini di consumo, con differenze sostanziali tra chi utilizza impianti centralizzati, che permette una spesa più contenuta, e chi invece ha un sistema autonomo, soggetto a costi più elevati, soprattutto nelle regioni con inverni più rigidi​. Per chi desidera ridurre i costi, soluzioni come stufe a pellet o pompe di calore offrono un’alternativa efficace, abbattendo sensibilmente le spese energetiche e migliorando l’efficienza del riscaldamento

Stufe a pellet per i termosifoni: scenario nuovo e risparmio assicurato

Le stufe a pellet per termosifoni, conosciute anche come termostufe, rappresentano una delle risposte più innovative e convenienti a questa necessità, permettendo di riscaldare l’intera casa, fornire acqua calda sanitaria e abbattere i costi energetici.

Le termostufe sfruttano il processo di combustione del pellet, un biocombustibile economico e a basso impatto ambientale. A differenza delle stufe a pellet tradizionali, che riscaldano solo l’ambiente in cui sono installate, queste termostufe sono collegate all’impianto di riscaldamento esistente, portando il calore a tutti i termosifoni della casa. L’acqua prelevata dalla rete idrica viene riscaldata dalla combustione e poi distribuita nell’impianto, come farebbe una caldaia.

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La stufa a pellet collegata ai termosifoni al momento risulta la soluzione più conveniente – mercatiaconfronto.it

Uno dei principali vantaggi è che, oltre al calore per i termosifoni, è possibile produrre acqua calda sanitaria, coprendo in modo efficiente tutte le esigenze domestiche. L’installazione è relativamente semplice: grazie a un sistema di collettori e accorgimenti tecnici, la termostufa può essere collegata sia a impianti di riscaldamento tradizionali sia a quelli a pavimento radiante.

Una delle domande più frequenti riguarda il consumo di queste termostufe a pellet. La risposta non è univoca, in quanto dipende da diversi fattori: la potenza della stufa, l’isolamento della casa e le abitudini della famiglia. In linea generale, una stufa da 12 kW consuma circa 2,8 kg di pellet all’ora quando è impostata alla massima potenza. Questo significa che i consumi possono variare considerevolmente in base alla potenza e al tempo di utilizzo.

Per ottimizzare il risparmio, si consiglia di impostare la termostufa alla massima potenza solo per l’accensione, per poi ridurre la temperatura a un livello confortevole, intorno ai 21 gradi. In questo modo, i consumi diminuiscono sensibilmente senza sacrificare il comfort domestico.

Collegamento della termostufa all’impianto di riscaldamento

Se l’idea di integrare la stufa a pellet al sistema di riscaldamento esistente sembra complicata, la buona notizia è che la procedura è molto più semplice di quanto si possa pensare. Tuttavia, è importante che il collegamento non venga effettuato direttamente ai termosifoni, poiché il diametro ridotto dei tubi potrebbe causare una pericolosa pressione nel sistema. Per ovviare a questo problema, si utilizza un collettore, che permette all’acqua di distribuirsi uniformemente nell’impianto, garantendo un riscaldamento efficace e sicuro.

Si può integrare la termostufa con un impianto a gas?

Un altro aspetto interessante delle stufe a pellet per termosifoni è la possibilità di integrarle con impianti a GPL o metano. In questo caso, si consiglia di utilizzare un puffer o uno scambiatore termico per ottimizzare la gestione del calore. Molti modelli di termostufe sono già dotati di questo sistema, ma è possibile aggiungerlo a impianti più datati per migliorare l’efficienza.

Vantaggi delle stufe a pellet per termosifoni

Oltre al notevole risparmio sui costi di combustibile, le termostufe a pellet offrono altri importanti vantaggi. Innanzitutto, il pellet è un materiale facilmente reperibile e meno soggetto alle fluttuazioni di prezzo rispetto ai combustibili fossili. Inoltre, queste stufe sono ecologiche, in quanto riducono le emissioni di CO2 rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.

Dal punto di vista pratico, il controllo della termostufa è semplice e intuitivo. È possibile programmare l’accensione e la temperatura desiderata tramite un cronotermostato, garantendo comfort e risparmio anche quando non si è in casa.

Ma quanto costa una stufa a pellet? Prezzi aggiornati ad ottobre 2024

i prezzi delle stufe a pellet mostrano una notevole variabilità, a seconda delle prestazioni, delle dimensioni e delle funzionalità offerte. I modelli più basilari, con una potenza intorno ai 6-8 kW, possono costare tra 600 e 1.000 euro, come la California 8 KW, ideale per riscaldare piccoli spazi fino a 70 m². Questi modelli sono perfetti per chi cerca una soluzione economica per ambienti più contenuti, con funzionalità essenziali ma comunque efficienti in termini di consumo energetico​.

Salendo di fascia, i modelli con potenza maggiore, ideali per abitazioni di dimensioni medie, offrono prestazioni superiori. Per esempio, stufe da 10-13 kW, come la Marmolada 13 KW, si trovano a prezzi compresi tra 1.400 e 2.000 euro. Questi modelli non solo riscaldano ambienti più ampi, ma sono spesso dotati di funzioni avanzate come la programmazione settimanale e l’efficienza energetica migliorata, che consente un risparmio sui consumi di pellet e una maggiore sostenibilità ambientale​.

Le termostufe, che possono essere collegate ai termosifoni e fungere da caldaie, rappresentano una scelta ancora più performante. Un esempio è la Nordica Costanza Idro 5.0, con una potenza di 16 kW, capace di riscaldare spazi molto ampi e produrre anche acqua calda sanitaria. Il prezzo di questi modelli può superare i 3.000 euro, posizionandosi nella fascia alta del mercato. Queste stufe, oltre alla potenza elevata, offrono una serie di funzioni di sicurezza e comfort, come la gestione tramite telecomando e la connettività Wi-Fi per il controllo remoto​.

Effettivamente, si può valutare l’investimento in una stufa a pellet considerando che varia sensibilmente in base alle esigenze di riscaldamento e al livello di comfort desiderato, con soluzioni adatte a ogni tipo di abitazione e budget.

 

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