Uzbekistan

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione Uzbekistan devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 

a) Fattura commerciale
Può essere redatta in qualsiasi lingua anche se è preferibile una traduzione in uzbeko o russo. Viene predisposta in almeno tre copie e deve contenere le diciture abituali. Deve prevedere l’indicazione dell’origine delle merci.

 

b) Certificato di origine
Solo su richiesta dell'importatore deve essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative all'emissione e impiego dei certificati di origine sono indicate nell'Allegato XI.

 

c) Certificato fitosanitario (1) 
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri prodotti vegetali.

 

d) Certificato sanitario (2)
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.)

 
 
e) Certificato di libera vendita per i cosmetici (3) 
Con questo documento predisposto dagli organismi abilitati la società garantisce che i prodotti che figurano sul CLV sono conformi al Regolamento n. 1223/2009 relativo ai prodotti cosmetici e che sono quindi in libera vendita sul territorio nazionale come anche negli altri paesi UE.

 

Da sapere: l’Uzbekistan ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri (4) 

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 

La rete di strade asfaltate copre in larga parte il paese e collega i principali agglomerati urbani, sebbene la mancanza di manutenzione delle strade renda la circolazione difficile e pericolosa, compreso nelle città.
I collegamenti aerei internazionali sono affidabili. Il servizio ferroviario è migliorato negli ultimi anni. Dei treni rapidi circolano ormai tra Tashkent e le città di Bukhara, Samarcanda e Karchi. Gli altri collegamenti ferroviari restano lenti e i rischi di furti e di aggressioni non sono da escludersi.

 

a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci. 

 

c) Assicurazione trasporto
Non prevista per i trasporti internazionali di merci, mentre è obbligatoria per i trasporti interni.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene al momento non vi siano obblighi in proposito, è opportuno consultare l’importatore prima di ogni invio.

 

Per maggiori informazioni sul trattamento degli imballaggi in legno (norma ISPM n.15) consultare il sito web: https://www.ippc.int/en/countries/uzbekistan/

 

e) Etichettatura
L’etichettatura deve essere in inglese o in russo. Le esigenze in materia di etichettatura variano a seconda del prodotto.

 

ISPEZIONE DELLE MERCI

 
 
L’importatore può richiedere un certificato di conformità agli standard internazionali o locali, specialmente quando il prodotto è soggetto al sistema di certificazione obbligatoria ( per alcuni beni di consumo e industriali).
Il controllo può anche essere richiesto in via volontaria, per agevolare lo sdoganamento.

 

L’ispezione viene effettuata da società accreditate (5) con l’Uzbek Agency for Standardisation, Metrology and Certification (UzStandard).
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA

Il Paese non aderisce alla convenzione ATA.
Le esportazioni temporanee seguono le procedure del diritto comune.
Capitale: Tashkent
Città principali: Namangan, Andijan, Samarkand, Fargona 
Superficie: (km²): 447.400
Popolazione: 31,85 milioni (2016);
PIL: 67,22 miliardi $ (Banca Mondiale 2016)
PIL/pro-capite: 2.110,65 $ (Banca Mondiale 2016)
Settori economici: servizi (47,1% del PIL); industria (32%); agricoltura (20,9% del PIL); risorse naturali (zinco, rame, tungsteno, uranio, argento)
Religioni: Musulmani sunniti (80%), ortodossi (9%).
Lingue ufficiali: Uzbeko, russo, tajik
Moneta: som uzbeko, UZS
Fuso orario: 5 ore avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 4 ore avanti rispetto all'Italia

L'Uzbekistan (Repubblica dell'Uzbekistan) è uno stato dell'Asia centrale, già parte dell'Unione Sovietica. Confina a nord-ovest con il Kazakistan, a est con il Kirghizistan ed il Tagikistan, a sud con l'Afghanistan ed il Turkmenistan. 
Il primo settembre 1991 l'Uzbekistan ha dichiarato la sua indipendenza dall'Unione sovietica.

Esteso per 1500 km da nord-ovest a sud-est, con una larghezza media che non supera i 300 km, l'Uzbekistan si allunga dalle falde occidentali del massiccio dell'Alaj (a est), che inquadrano la valle del Fergana sino alle rive del vastissimo lago d'Aral (a ovest), residuo di un antico mare, a soli 53 m di altitudine. L'ovest è dominato dalla steppa arida del Kyzylkum (300.000 kmq, in parte nel Kazakistan), che arriva sino all'Aral. L'Amudar'ja, che segna per un lungo tratto il confine con il Turkmenistan, divide questa zona semidesertica, ricca di giacimenti di gas naturale, dall'altopiano desertico del Karakumy (in territorio turkmeno) e dal deserto dell'Ustjurt, che si estende a ovest dell'Aral sino al Caspio. Le pianure che circondano il lago d'Aral appartengono alla Repubblica autonoma dei Karakalpak.
L'Uzbekistan è lo stato più popoloso dell'Asia centrale. I suoi 25 milioni di abitanti, concentrati nel sud e nell'est del paese, costituiscono infatti circa la metà della popolazione totale dell'area. Gli usbechi costituiscono il gruppo etnico principale. Vi sono poi russi (5,5%), tagiki (15%), coreani (4,7%), kazaki (3%), caracalpachi (2,5%) e tatari (1,5%). 

Economia: l'economia dell'Uzbekistan è dominata da due realtà. La prima è la massiccia irrigazione artificiale e la fertilizzazione delle regioni aride e semiaride, necessarie per mantenere la produzione del cotone grezzo, la sua principale coltura (l'Uzbekistan è il secondo produttore mondiale dopo gli Stati Uniti d'America), come risultato dei grossi sforzi intrapresi nel settore dell'economia e dell'ecologia. La seconda (presente anche nelle altre repubbliche centroasiatiche) è il crollo del vecchio sistema commerciale sovietico che ha trasformato il paese, incentivando la produzione di una grande quantità di materie prime piuttosto che di prodotti finiti, nonostante l'esistenza di industrie nei dintorni di Tashkent, Samarcanda, Bukhara e nella valle di Fergana. L'Uzbekistan, privo di sbocchi sul mare, deve affrontare notevoli difficoltà per far arrivare i propri prodotti sui mercati delle valute forti.
L'Uzbekistan si è assunto il difficile compito di limitare la propria dipendenza dal mercato del cotone e di riportare il fertile suolo alla produzione agricola non monoculturale. L'Uzbekistan è all'ottavo posto nel mondo per la produzione di oro. La miniera di Murantau nel deserto di Kyzylkum è ritenuta la più grande miniera d'oro a cielo aperto del mondo. Altre risorse naturali sono carbone, gas naturale, petrolio, uranio e metalli non ferrosi e rari. Circa il 3% del paese è costituito da foreste e il legname viene importato. La maggior parte dell'elettricità proviene da centrali termiche, per lo più alimentate a carbone, e il restante 15% da centrali idroelettriche.

 

L'Uzbekistan fa parte della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) ed è paese osservatore del WTO.
L'accordo di partenariato e cooperazione negoziato tra i paesi CSI e l’Unione europea è entrato in vigore il 1° luglio 1999. Si tratta di un accordo non preferenziale per mezzo del quale le parti si concedono reciprocamente lo statuto di nazione più favorita. Allo stesso tempo l'Uzbekistan fa parte del gruppo dei Paesi dell'Asia centrale con i quali l'UE ha stabilito un partenariato preferenziale.

 

Lo sviluppo delle relazioni tra l’Uzbekistan e l’UE è consultabile sul sito de l’Azione esterna dell’UE.

 

Da sapere: l’Uzbekistan beneficia delle preferenze commerciali dell’UE nel quadro del Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG).
PASSAPORTO E VISTI

 
 
Passaporto: necessario, con validità residua di non meno di tre mesi oltre la scadenza del visto. In ogni caso si consiglia sempre di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o i Consolati del Paese presente in Italia e/o presso il proprio Agente di viaggio.

 

Visto d'ingresso: necessario. Da richiedersi - almeno 15 gg. prima della partenza - presso l’Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma.
Dal 15 luglio 2018 i cittadini italiani possono richiedere un visto elettronico per motivi di turismo tramite il portale https://e-visa.gov.uz/main .
Inoltre, i cittadini italiani in transito in Uzbekistan verso altre destinazioni e che rimangano nel Paese per massimo cinque giorni possono essere esentati dall’obbligo di visto di transito. A tale scopo occorre, al momento del check-in, informare la propria compagnia aerea di voler richiedere l’esenzione e essere in possesso del biglietto per il Paese di destinazione finale. La compagnia aerea comunicherà preventivamente al servizio di frontiera dell’Uzbekistan i nominativi dei passeggeri in transito.
Si raccomanda di controllare il visto ottenuto in quanto il numero dei giorni per i quali viene consentito il soggiorno nel Paese può non essere uguale al periodo di validità del visto (il numero dei giorni può essere inferiore all’arco temporale di durata del permesso; in questo caso sarà consentita una permanenza pari al numero dei giorni indicati da utilizzarsi nel corso del periodo di validità riportato sul visto).
A coloro che sono in possesso di un visto di tipo “T” (“Turi/Type” - generalmente ottenuto attraverso agenzie turistiche) non è permesso, per l’intera durata del soggiorno, soggiornare da privati ma solamente in strutture alberghiere.

INDIRIZZI UTILI
 

Ambasciata Italiana a Tashkent: http://www.ambtashkent.esteri.it/ambasciata_tashkent. il sito si propone di costituire un punto di riferimento per quanti desiderino avere una visione di insieme dei vari servizi offerti dalla Ambasciata, la quale è competente per le relazioni del nostro Paese con l’Uzbekistan e con il Tagikistan. Oltre ad una succinta esposizione dei campi di attività dell’Ambasciata, si potranno trovare in questo sito anche taluni strumenti utili per accedere ai suoi servizi, quali formulari scaricabili via internet o “link” ed indirizzi di posta elettronica. L’attuale Ambasciatore è il dott. Riccardo Manara.

Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma:
L’Ambasciatore è il Sig. Ravshan Usmanov, che è anche Ambasciatore per la Francia e risiede a Parigi.
Il suo rappresentante a Roma è il primo segretario MR. Ravshanbek Duschanov.

Camera di Commercio Italia Uzbekistan: www.ciuz.info. La Camera di commercio Italia Uzbekistan (CIUZ), in stretta collaborazione con la propria società di servizi ITALUZ s.r.l., una Joint Venture con la Camera di Commercio ed Industria dell’Uzbekistan, svolge una intensa attività di promozione delle relazioni Italia Uzbekistan organizzando incontri, missioni, partecipazioni a fiere e fornendo supporto tecnico commerciale a imprenditori italiani ed uzbeki attraverso i propri uffici di Milano e Tashkent. Il Presidente è Luigi Iperti, l’assistente operativo è Silvia Boz ed il direttore della sede di Tashkent è Oibek Irgashev.

Altri siti utili per chi desidera maggiori informazioni sul Paese:

http://www.uzbekistan.be : Ambasciata dell’Uzbekistan a Bruxelles
http://www.chamber.uz/: Camera di Commercio e Industria dell’Uzbekistan
http://www.infomercatiesteri.it/public/rapporti/r_142_uzbekistan.pdf: Info Mercati esteri con una sezione dedicata all’Uzbekistan, preparata dalla Farnesina con dati forniti dall’Ambasciata Italiana a Tashkent.
http://uzbekistan.progetti.informest.it/link.htm: Notizie in italiano utili specialmente ai turisti.
http://www.stat.uz/en/index.php: State Committee of the Republic of Uzbekistan on Statistics, Agenzia Speciale del Ministero delle Relazioni Internazionali, degli Investimenti e del Commercio
World Bank – Uzbekistan Partnership: Country Program Snapshot October 2012.
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.

 

(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.

 

(5) Si suggerisce di rivolgersi alle società accreditate quali: