Uganda

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzata) usualmente richiesta per le spedizioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni con destinazione Uganda devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati. 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

a) Fattura commerciale

Redatta in inglese in triplice copia.   
b) REX (Registered Exporter System): dichiarazione di origine
Sebbene l'Uganda non conceda ancora un trattamento preferenziale ai prodotti originari dell'Unione europea, la dogana può richiedere la documentazione che giustifichi l'origine delle merci.
L'Uganda, come gli alti Paesi della Comunità dell'Africa Orientale (si veda la Sezione Dati Generali), ha adottato il sistema REX nell'ambito del sistema di preferenze generalizzate SPG e di conseguenza all'atto dell'importazione può essere richiesta una dichiarazione di origine, in particolare quando si tratta di prodotti "incorporati in un prodotto locale e successivamente riesportati verso l'Unione europea".
Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i beni in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Può essere presentata da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro e esclusivamente da un esportatore autorizzato per spedizioni di valore superiore a 6.000 euro.
 
 
 
Generalmente la dichiarazione resa è così formulata:
 
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che, salvo indicazione contraria, si tratta di prodotti di origine preferenziale ....... ... ". "..............".
[Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].

 
c) Certificato di origine
Obbligatorio, deve essere redatto sul formulario comunitario. Le regole relative all’emissione e impiego di questi documenti sono illustrate nell’Allegato XI.

 

d) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali.

 

e) Certificato sanitario (2) 
Per la carne e i prodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc..).

 

Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione relativi ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ecc.) sono soggetti a legalizzazione.

 

ISPEZIONE DELLE MERCI
 
Le spedizioni verso l’Uganda e in generale i Paesi EAC devono essere sottoposte a un controllo di conformità con gli standard locali prima dell'imbarco.
Questi controlli sono effettuati da società incaricate dalle autorità locali e riguardano diversi tipi di prodotti. Per ulteriori informazioni: Bureau Veritas; SGS Monitoring; Intertek

 

TRASPORTO E IMBALLAGGIO

 

a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
Esiste l’obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire, in Uganda, il trasporto internazionale di merci.

 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/uganda/

 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
Carnet ATA 
L’Uganda NON aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure del diritto comune attraverso un agente.
 
Capitale: Kampala
Superficie (km²): 241,600 (Banca Mondiale 2017)
Popolazione: 42,86 milioni (Banca Mondiale 2017)
Reddito Nazionale: PPA(*): 78,01 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Reddito Nazionale/pro-capite: PPA(*): 1.820 US$ (Banca Mondiale 2017)
PIL: 25,89 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Religioni: cattolici (41,9 %); protestanti (42%); islamici (12,1%)
Lingue ufficiali: swahili, inglese
Moneta: Scellino ugandese (UGX)
Fuso orario: Tre ore avanti rispetto al Meridiano di Greenwich
 
(*) PPA – parità potere di acquisto

L'Uganda è un paese dell'entroterra dell'Africa orientale il cui territorio variegato comprende i picchi innevati dei monti Rwenzori e l'immenso Lago Vittoria. La sua ricca fauna selvatica comprende scimpanzé e uccelli rari.

L’Uganda fa parte dell’East African Community (EAC) che comprende inoltre Kenya, Tanzania, Ruanda e Burundi.
Questa organizzazione intergovernativa ha istituito tra i cinque membri un'unione doganale e un mercato comune. Questi paesi vogliono andare oltre nell'integrazione creando un'unione monetaria.

 
Quattro paesi appartengono a COMESA (Common Market for Eastern and Southern Africa); La Tanzania, da parte sua, fa parte della SADC (Southern African Development Community).
L'Area di libero scambio trilaterale, che riunisce i blocchi economici di COMESA, SADC ed EAC, è stata lanciata il 10 giugno 2015.
 
L’Uganda è membro del WTO dal 1° gennaio 1995.
 
L’Uganda fa parte dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) collegati all'Unione europea. L'UE ha pianificato accordi di partenariato economico (APE) da negoziare con sette regioni in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico. Il gruppo di paesi EAC ha siglato un accordo con l'UE il 16 ottobre 2014.

 
Lo stato dei negoziati/conclusioni APE tra l'UE e i paesi dell'EAC è disponibile sul sito della Commissione europea – DG Trade.
 
L'accordo negoziato tra l'EAC e l'UE offrirà ai prodotti europei una progressiva riduzione dei dazi doganali con alcune eccezioni. D'altro canto, i prodotti dei paesi EAC potranno entrare nel mercato europeo senza dazi e senza quote.
In attesa dell'applicazione dell'accordo, questi paesi beneficiano del regime speciale "tutto tranne le armi" dell'UE che consente ai loro prodotti di entrare nel mercato europeo senza dazi doganali o contingenti ad eccezione delle armi .
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto d’ingresso: necessario. Va richiesto prima della partenza, per via telematica, collegandosi al sito https://visas.immigration.go.ug. Dopo aver inserito i dati e allegato i documenti necessari, il richiedente riceverà entro dieci giorni una ricevuta con codice a barre da presentare al varco di frontiera ugandese dove, a seguito del pagamento della tassa consolare e dell’acquisizione dei dati biometrici, otterrà il visto. Il costo è compreso tra US$ 50 e US$200 (a seconda del tipo di visto. Il visto turistico è valido anche per Kenya e Ruanda.  
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.