Myanmar

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzata) usualmente richiesta per le operazioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni con destinazione Myanmar devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 
a) Fattura commerciale
Redatta in inglese, minimo in tre copie, deve contenere le informazioni abituali e la nota seguente: “ We certify this invoice to be true and correct”.


 

b) REX (Registered Exporter System): dichiarazione di origine
Sebbene il Myanmar non conceda ancora un trattamento preferenziale ai prodotti originari dell'Unione europea, l'amministrazione doganale può richiedere la documentazione che giustifichi l'origine delle merci.
Dal 1 gennaio 2018, il Paese ha adottato il sistema REX nell'ambito del sistema di preferenze generalizzate SPG e di conseguenza all'atto dell'importazione può essere richiesta una dichiarazione di origine, in particolare quando si tratta di prodotti "incorporati in un prodotto locale e successivamente riesportati verso l'Unione europea".
Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i beni in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Può essere presentata da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro e esclusivamente da un esportatore autorizzato per spedizioni di valore superiore a 6.000 euro.
 
Generalmente la dichiarazione resa è così formulata:
 
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che, salvo indicazione contraria, si tratta di prodotti di origine preferenziale ....... ... ". "..............".
[Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].

 
c) Certificato di origine
Su richiesta dell'importatore, deve essere fatto sul formulario comunitario.
Le regole relative a emissione e impiego dei certificati di origine sono precisate nell'Allegato XI.


 

 
d) Certificato fitosanitario (1)
Per la frutta, i legumi le sementi 

 

e) Certificato sanitario (2)
Per le carni e i prodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.). 
 

 
 
Da notare: in aggiunta, potrebbero essere richiesti un certificato di abbattimento o un certificato halal. Si consiglia di verificare con l'importatore.
 

 

f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (3) 
Questo documento garantisce che i prodotti che appaiono sul CVL sono conformi al regolamento n. 1223/2009 del 30 novembre 2009 e sono conformi alla legislazione italiana e in libera vendita in Italia e/o nei paesi dell’Unione Europea.

 
 
Da sapere: i documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere preventivamente legalizzati.

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e precisa il volume, il numero di colli, casse o contenitori così come la quantità esatta delle merci.

 
 
c) Assicurazione trasporto
Vi è l’obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Myanmar.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche normative al riguardo, è raccomandato l'impiego di imballaggi privi di parassiti. 
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/myanmar/

 
f) Etichettatura
Secondo quanto stabilito nel Capitolo 18 del Consumer Protection Act del dicembre 2019 e nella Direttiva n. 2/2019 (Direttiva sull'etichettatura), le imprese devono etichettare tutti i beni di consumo in lingua birmana (o lingua birmana e una o più altre lingue).
Esistono otto gruppi di beni di consumo. A seconda dei gruppi, potrebbe essere necessario inserire in etichetta i seguenti elementi:
  • marca, tipo, taglia, quantità e importo netto;
  • indicazioni sulla conservazione e istruzioni per l'uso; 
     
  • data di fabbricazione, indirizzo dell'importatore, nome e indirizzo del fabbricante;
  • stabilimento di fabbricazione o di confezionamento delle merci importate;
  • ingredienti e loro quantità e proporzione, eventuali avvertenze o precauzioni riguardanti allergie ed effetti collaterali;
  • qualsiasi informazione richiesta dalle autorità pubbliche competenti.
Conformemente alla legislazione nazionale in materia di alimentazione e di sanità, i prodotti alimentari, i cosmetici e i prodotti farmaceutici devono essere etichettati secondo precise indicazioni.
Per quanto riguarda i prodotti alimentari, la normativa è in corso di elaborazione (in particolare per i prodotti alimentari preconfezionati).
Per i prodotti cosmetici, l'etichetta deve indicare: Il nome del prodotto e il marchio; l'elenco completo degli ingredienti; il nome del produttore e il paese di produzione; il contenuto, in peso o volume; il numero di lotto del produttore; le date di fabbricazione e di scadenza; iIl numero di registrazione del paese di origine (di produzione) o di registrazione.
Per i prodotti farmaceutici l'etichetta deve indicare chiaramente, in lingua inglese, la marca, il nome generico, i principi attivi farmaceutici, il contenuto (nomi e quantità), il numero di lotto, la data di produzione, la data di scadenza e il nome e l'indirizzo del produttore.

 

SPEDIZIONE TEMPORANEA

Carnet ATA
Il paese NON ha aderito alla convenzione ATA. L'impresa è tenuta ad uniformarsi alle procedure del diritto comune attraverso un agente.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina web di questo sito.

 

Capitale: Naypyidaw
Superficie (km2): 676.577
Popolazione: 54,7 milioni (2021)
PIL: 54,5 miliardi (2021)
PIL/procapite: 1300 $ (2021)
Settori economici: agricoltura; idrocarburi (gas, petrolio); costruzioni; turismo; industria agroalimentare; estrazione mineraria; confezioni
Religioni: buddismo (89%)
Lingue ufficiali: birmano
Moneta: Kyat (K)
Fuso orario: +5,30h rispetto all'Italia, +4,30h quando in Italia vige l'ora legale.

Il 21 ottobre 10 del 2010, Myanmar cambia nome, inno e bandiera. Il paese che tutto il mondo conosce come Burma si chiama ora Repubblica dell’Unione di Myanmar. Il nome Burma, di origine inglese e ancora prima dal portoghese Birmania, è stato sostituito nel 1989 con Myanmar, il termine scritto e letterario nella lingua dello stato asiatico. Il cambio era stato ordinato dalla giunta militare. 
“Solidarietà, pace, tranquillità, coraggio e risolutezza”. Sono questi i valori rappresentati dalla nuova bandiera, una grande stella bianca a cinque punte in un campo di strisce orizzontali gialle, verdi e rosse. La nuova bandiera sostituisce quella della repubblica socialista in uso dal 1974.
La nuova bandiera è stata introdotta insieme alle modifiche al nome ufficiale del paese e all'inno nazionale, tra cui una nuova Costituzione, prima delle elezioni generali del novembre 2010.  

L’Unione di Myanmar è uno Stato dell'Asia sudorientale, occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese, si affaccia sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia.

Dal punto di vista amministrativo Myanmar è composto da 7 divisioni e 7 stati. Le divisioni sono popolate prevalentemente da Birmani. Gli stati hanno particolari minoranze etniche (tra cui Shan e Karen). Stati e divisioni sono divisi in contee, spazi comunali e villaggi. Anche le grandi città come Rangoon e Mandalay non hanno un unico potere centrale che risiede nel comune.  

Il Myanmar fa parte dell'ASEAN (Association of Southeast Asian Nations), nel cui ambito è stata istituita la Comunità economica dell'ASEAN (AEC), entrata in vigore il 31 dicembre 2015. L'obiettivo dell'AEC è rendere la regione un mercato comune eliminando il più possibile le barriere tariffarie e commerciali, facilitando la libera circolazione di beni, servizi, capitali e manodopera qualificata tra i Paesi membri. 

 

Il Myanmar ha siglato un gran numero di accordi commerciali attraverso l'ASEAN, con Cina, Corea del Sud, Tailandia, India, ecc. Partecipa all'istituzione del Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), che propone di riunire in un FTA i dieci Stati membri dell'ASEAN e i sei paesi che hanno già firmato degli accordi di libero scambio con il blocco regionale. 15 PAesei, tra cui il Myanmar, hanno sottoscritto il RCEP il 15 novembre 2020. Infine il Myanmar è integrato nell'iniziativa del Golfo del Bengala per la cooperazione tecnica e economica multisettoriale BIMSTEC (Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation).

 

 

A seguito del colpo di stato militare del 1 febbraio 2021, l'Unione Europea ha imposto sanzioni al Myanmar/Birmania. Queste misure sono rivolte a persone fisiche e giuridiche ed entità specifiche, collegate all'autorità militare, e prevedono un embargo sulle armi e gli equipaggiamenti che potrebbero essere utilizzati per la repressione interna.

 

Nelle sue relazioni con l'UE, il Myanmar fa parte dell'ASEM (Asia Europe Meeting), un processo informale di dialogo tra gli Stati membri, la Commissione europea e i paesi asiatici.
In attesa della negoziazione di un accordo di libero scambio tra l'UE e l'ASEAN, l'UE prosegue i negoziati per singoli accordi bilaterali (vedi gli accordi con Singapore e Vietnam entrati in vigore rispettivamente nel 2019 e nel 2020) che potrebbero servire da base per un futuro accordo generale. Con il Myanmar l'UE ha avviato le negoziazioni  per un accordo di protezione degli investimenti.
 
Lo stato dei negoziati tra l'UE e il Myanmar è disponibile sul sito web della Commissione europea – DG commercio.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e il Myanmar è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.
 
Il Myanmar beneficia del programma dell'UE "Tutto tranne le armi" che consente ai suoi prodotti di entrare nel mercato europeo senza dazi o contingentamenti.

 

Grado di apertura del mercato
Nel novembre 2016 è stato introdotto il Myanmar Automated Cargo Clearance System (MACCS). Questo sistema automatizza una serie di procedure doganali, come la registrazione degli utenti, lo sdoganamento del carico, la gestione del trasporto ei pagamenti. È già pienamente operativo nel porto, nell'aeroporto internazionale e nella Zona Economica Speciale di Yagon, nonché nella zona commerciale di Myawaddy al confine terrestre con la Tailandia. Il sistema consente all'importatore di presentare elettronicamente i documenti relativi all'operazione commerciale. Il MACCS include un sistema di valutazione del rischio per classificare le merci per lo sdoganamento che prevede tre circuiti: verde, giallo e rosso. Le merci che utilizzano il circuito verde vengono immediatamente sdoganate. Le merci che rientrano nel circuito giallo sono soggette a preventiva verifica documentale e quelle del circuito rosso sono soggette a controlli documentali e fisici. Secondo le autorità, il 20% delle merci rientra nella categoria verde, il 60% nella categoria gialla e il 20% nella categoria rossa.
Da notare: le tasse sul commercio internazionale restano elevate e costituiscono un'importante fonte di entrata per le autorità nazionali. Il Myanmar vieta o limita l'importazione di determinati beni, in particolare per motivi di ordine pubblico, salute, morale pubblica o per rispettare i suoi impegni internazionali. Pertanto, è vietata l'importazione di sostanze stupefacenti e psicotrope, carte da gioco, prodotti recanti l'emblema del Buddha e delle pagode del Paese; armi e munizioni, antichità di valore e oggetti archeologici, ecc. I prodotti soggetti a restrizioni all'importazione devono essere soggetti a una licenza di importazione. È il caso, ad esempio, degli animali e dei prodotti di origine animale, delle piante, dei prodotti vegetali e delle varietà vegetali, dei medicinali, dei latticini, delle pellicce, dei prodotti chimici industriali e delle automobili. Per quanto riguarda l'alcol, l'importazione di bevande alcoliche è soggetta a licenze e altri requisiti. Va notato, tuttavia, che il divieto all'importazione di bevande alcoliche è stato allentato per gli hotel e i negozi duty-free nel 2015 e che all'importazione di alcolici è stato revocato a maggio 2020. Esistono zone economiche speciali (ZES), che offrono vantaggi fiscali.
Per ulteriori informazioni: http://www.mof.gov.mm/en 
PASSAPORTO E VISTI

Passaporto: necessario, con validità residua non inferiore a 6 mesi dalla scadenza dal momento dell'entrata in Myanmar.
 
Visto d’ingresso: necessario, da richiedersi presso l’Ambasciata della Repubblica dell'Unione del Myanmar a Roma.
Il Myanmar si avvale anche di una  procedura online di richiesta di visto per turismo che consente l’ottenimento del medesimo presso gli aeroporti internazionali del Paese (Yangon, Mandalay, Nay Pyi Taw) e, a partire dal 1 settembre 2016, anche presso tre valichi di frontiera con la Thailandia (Tachileik, Myawaddy, Kawthaung).

La procedura  consente di presentare domanda on line per un visto turistico della durata massima di 28 giorni e con entrata singola, previo pagamento del visto con carta di credito. Successivamente al pagamento viene trasmessa via email la relativa ricevuta, indispensabile per l’ottenimento del visto.
Il visto per affari “on arrival” va processato invece dalla società birmana invitante presso  le autorità competenti, almeno 15 giorni prima del previsto arrivo, presentando la documentazione  relativa alla società straniera invitata.  Per quanto attiene infine alle restanti tipologie di visto (studio, seminari, conferenze), esso continua a dover essere richiesto presso le Ambasciate del Myanmar del paese di residenza.
Il portale per la domanda di visto online è  www.evisa.moip.gov.mm, altre  informazioni sulle tipologie di visto e i valichi di frontiera sono reperibili al sito www.mip.gov.mm.
 
INDIRIZZI UTILI
 
Ambasciata d’Italia
3, Inya Myaing Road, Golden Valley - 11201 - Yangon (Union of Myanmar)
Tel. (+95) 1 527100/1 - Fax (+95) 1 514565
ambyang.mail@esteri.it

   

ICE Agenzia Bangkok (Competente per Thailandia e Myanmar)
14th Floor Bubajit Building - 20 North Sathorn Rd 10500 SILOM - BANGRAK – BANGKOK
Tel: (+66) 2 6338491 – Fax (+66) 2 6338494

 
Invest in Myanmar: www.investinmyanmar.com

 

 
Rappresentanza della Commissione Europea: http://eeas.europa.eu/delegations/myanmar/index_en.htm
 
 
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.