Marocco

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzata) usualmente richiesta per operazioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni con destinazione Marocco devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.

Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
 

a) Fattura commerciale
In triplice copia, può essere redatta in francese e deve contenere i riferimenti abituali. .
Dal 1 marzo 2019 è previsto l’obbligo di apporre in fattura l’Identifiant Commun des Entreprises (ICE), cioè il codice identificativo delle aziende che hanno sede legale in Marocco. 
 

 
 
b) Certificato EUR.1 o EUR-MED
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti originari dell’UE importati in Marocco, è necessario presentare un certificato EUR.1 o EUR-MED, che servirà come prova dell'origine a destinazione.

 
Per le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore autorizzato è sufficiente una dichiarazione di origine inserita in fattura, nel buono d'ordine o in qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato da poterli identificare.

 

La dichiarazione è la seguente:
L’esportatore dei prodotti descritti dal presente documento (autorizzazione doganale n°…), dichiara che, salvo indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale....
- cumulo applicato con….(nome del o dei paesi) 
- nessun cumulo applicato (riempire o cancellare la prima risposta) 
«.............................» (indicazioni facoltative se appaiono all`interno del documento).
Luogo e data 
..........
Firma dell`esportatore e indicazione, in tutte le lettere, del nome della persona che firma la dichiarazione).

 
Le regole relative a emissione e utilizzo dei certificati EUR.1 sono precisate nell’allegato X. 

   

c) Certificato di origine
Su richiesta dell’importatore.
Le regole relative a rilascio ed utilizzo di questi documenti sono riportate nell’allegato XI.

 
 
d) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali. 

 

e) Certificato sanitario (2)
Per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).

 
 
f) Certificato di macellazione (3) 
Per le carni, secondo il rito islamico.

 

g) Certificato di libera vendita dei cosmetici (4) 
Questo documento, rilasciato dal Ministero della Salute, garantisce che i prodotti che appaiono sul CVL sono conformi alla normativa italiana/unionale e in libera vendita in Italia e/o nei paesi dell'UE.

 
 
Da sapere: i documenti rilasciati da un'amministrazione direttamente connessi ad un'operazione commerciale o doganale (ad esempio certificato sanitario) devono essere legalizzati prima di essere presentati al Consolato.
 


 

 
Da sapere: Il Marocco ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961. (5)

 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB) e la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route)

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e precisa il volume, il numero di colli, casse, contenitori e la quantità esatta delle merci.

 
 
c) Assicurazione trasporto
Vi è l’obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Marocco.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Il Marocco aderisce all'ISPM n. 15 per il trattamento degli imballaggi in legno. 


 

e) Etichettatura e marchio di conformità
In generale, l'etichettatura deve essere in francese o in arabo e deve indicare il paese di origine. Le informazioni obbligatorie sull'etichettatura dei prodotti alimentari devono essere scritte in arabo (ed eventualmente in qualsiasi altra lingua aggiuntiva e senza abbreviazioni).

 
Dal 1 ° agosto 2019 è obbligatoria la marchiatura CMim per i prodotti elettrici/elettronici e per i giocattoli importati in Marocco. In particolare, si tratta di prodotti elettrici assoggettati ai decreti 2573-14 relativo ai prodotti a bassa tensione e 2574-14 relativo alla compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature nonché ai giocattoli assoggettati al decreto 2574-15 sulla sicurezza dei giocattoli.
Tale misura mira a raggiungere un allineamento con le direttive europee relative a questi settori.

 
 
f) Controllo delle merci
A partire dal 16 dicembre 2019, il Marocco ha avviato il programma VOC, ossia un sistema in base al quale le spedizioni sono soggette, sia prima del loro imbarco sia all'arrivo ai valichi di frontiera in Marocco, a un controllo che consenta di verificare la loro conformità alle norme marocchine.
A seguito dell'ispezione è emesso un certificato di conformità, documento necessario per lo sdoganamento delle merci.
L'elenco dei prodotti soggetti al controllo di conformità, nonché i metodi di controllo sono disponibili sul sito delle società incaricate dalle Autorità marocchine, tra le quali Bureau Veritas >>>

 
 
 
A partire dal  4 marzo 2022, anche i prodotti tessili sono soggetti a verifica della conformità. Al riguardo, l'esportazione di questi beni è subordinata all'ottenimento di un certificato di conformità per evitare il blocco all'ingresso in Marocco. Di norma, i certificati vengono rilasciati dalle Società di ispezione più note, di cui è necessario verificare - tramite l'importatore - il riconoscimento da parte delle Autorità marocchine.

 
 

 
 
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Capitale: Rabat
Città principali: Casablanca, Fez, Marrakech 
Superficie (km²): 458.730
Popolazione: 32,3 milioni (2011); 36.4 milioni (2025)
PIL: 104,9 miliardi $
PIL/procapite: 3.101 $
Settori economici: agricoltura (cereali, frutta, verdura), l'industria (tessile, cuoio, lavorazione alimentare, raffinazione del petrolio, assemblaggio elettronica), del settore dei servizi (turismo)
Religioni: Islam, religione di Stato
Lingue ufficiali: arabo, francese
Moneta: diraham, MAD
Fuso orario: stesso orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora indietro rispetto all’Italia (2 ore indietro con l’orario legale).
 

Il Marocco è uno stato dell' Africa settentrionale, nella parte occidentale della regione definita anche come Maghreb. Le sue coste sono bagnate dal Mar Mediterraneo nella parte settentrionale, e dall'Oceano Atlantico in tutto il tratto ad ovest dello stretto di Gibilterra.

I confini terrestri sono con la sola Algeria, ad est e sud-est, e con il territorio del Sahara Occidentale a sud. Si contano però anche 4 enclave spagnole nella parte affacciata sul Mediterrano: Ceuta, Melilla, Peñón de Vélez de la Gomera, Peñón de Alhucemas. Anche le isole Chafarinas, sulla costa del Mediterraneo, 45 km ad est di Melilla appartengono alla Spagna, così come le Isole Canarie al largo del lembo più meridionale della costa atlantica del Marocco. In fine l'isola Perejil, uno scoglio disabitato presso lo stretto di Gibilterra, è tutt'ora disputato tra Marocco e Spagna.

Buona parte delle sue coste sono bagnate dall'Oceano Atlantico, ma estendendosi anche oltre lo Stretto di Gibilterra si affacciano anche sul Mar Mediterraneo. 

 

Il Marocco appartiene all’UMA (Unione del Maghreb arabo). Il Paese ha firmato numerosi accordi di libero scambio con i suoi vicini, ma anche con paesi più lontani (Turchia, Emirati Arabi, USA). Allo stesso tempo ha firmato degli accordi multinazionali come l’Accordo di Agadir, entrato in vigore nel 2007 che prevede un libero scambio tra i paesi firmatari - Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia - e la convenzione di facilitazione e sviluppo degli scambi tra paesi arabi che stabilisce il libero scambio tra i diciassette paesi firmatari.

 

Tutti questi accordi sono elencati sul sito web della dogana marocchina.

 

 

L'Unione europea e il Marocco hanno firmato un accordo di associazione, il 26 febbraio 1996, entrato in vigore il 1° marzo 2000. E' stato più volte modificato, in particolare per consentire l'attuazione delle regole sul cumulo d’origine. L’Accordo prevede la graduale istituzione di una zona di libero scambio tra i due partner. Mentre il commercio di beni industriali è stato liberalizzato, è stato raggiunto un altro accordo per liberalizzare il commercio di prodotti agricoli. I servizi e il diritto di stabilimento sono ancora in fase di negoziazione. Sono stati integrati nel nuovo accordo di libero scambio globale e completo che l'Unione e il Marocco stanno negoziando dal 1° marzo 2013.

 

Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'Accordo di Libero scambio UE-Marocco è disponibile sul sito web della Commissione Europea–DG commercio.

 

Il Marocco partecipa anche ai progetti Unione per il mediterraneo e beneficia della Politica Europea di Vicinato.

 

L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e il Marocco è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.

 

La politica di importazione del Marocco è aperta.

 

Grado di apertura del mercato
Dal 2003, il Marocco ha perseguito la sua politica di modernizzazione e facilitazione degli scambi. Sono state introdotte diverse misure per semplificare le procedure doganali, tra cui l’Automated Customs Networked System, che è diventato operativo nel gennaio 2009. Ciò ha portato il tasso di informatizzazione delle procedure doganali a oltre il 90%.

 

La verifica delle merci viene effettuata mediante una selezione automatica delle importazioni (e delle esportazioni) in base a due modalità ("accettato per conforme" o "ispezione fisica") e ciò, sulla base della valutazione del rischio. Circa il 90% delle transazioni di importazione (e l'84% delle transazioni di esportazione) sono "ammesse per la conformità", il cui controllo è limitato allo studio documentale.

 

Le licenze, i permessi di importazione o le autorizzazioni sono richiesti solo per motivi di sicurezza o per prodotti coperti da convenzioni internazionali. Le licenze di importazione sono archiviate elettronicamente tramite lo sportello unico PortNet e rilasciate elettronicamente dal Ministero del commercio estero, previa consultazione con il dipartimento tecnico competente. Pertanto, l'importazione di armi e munizioni diverse dalla guerra deve essere autorizzata dal Servizio di sicurezza nazionale, quella di acqua minerale deve essere autorizzata dal Ministero della Salute, ecc.

 

L'importatore è obbligato a domiciliare le sue operazioni di importazione con una banca marocchina

 

PASSAPORTO E VISTI 
 
Passaporto: è sempre obbligatorio il passaporto in corso di validità.
 
Visto d’ingresso: è consentito l'ingresso senza visto per soggiorni turistici di una durata massima di tre mesi. Per motivi di lavoro, studio, ecc.. è necessario ottenere il relativo visto, da richiedere ad un ufficio diplomatico/consolare marocchino presente in Italia.
 
INDIRIZZI UTILI
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA

 

Ambasciata del Marocco e Ufficio Commerciale
Via Lazzaro Spallanzani, 8/10 00161 Roma
Tel. +39 06 440 25 24 - +39 06 440 25 87 - +39 06 440 44 58 - +39 06 440 25 06; Fax +39 06.4402695

 

Consolato generale a Roma
Via monte autore 04, 00141 Roma
Tel. +39-06 8718 0309; Fax +39-06 8718 1294

 

Consolato Generale a Milano
Via Adele Martignoni 10, 20124 Milano
Tel: +39 02 66806919, Fax: +39 02 66825086

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN MAROCCO

 

Ambasciata d'Italia a Rabat
2, Rue Zankat Idriss El Azhar/B.P. 111 - Rabat
Tel.: +212-537-219730; Fax: +212-537-706882

 

Consolato Generale a Casablanca
21, Avenue Hassan Souktani - Casablanca
centralino (Contattabile per mergenze ogni giorno 24 ore su 24)
Tel: +212 0522 43 70 70 - Fax: +212 0522 27 71 39

 

Ufficio visti e Legalizzazioni
Per richiedere un Visto o depositare un documento da legalizzare si potrà prendere un appuntamento contattando la Società:
TLS Contact - Centre de Visa Maroc - Italie.
22-26 Rue Bassatine, 2° piano, 20120 Casablanca
Tel. +212 0802002626,
Per ulteriori comunicazioni :
Fax: +212 0522 22 38 80

 

Ufficio Consolare
Tel: +212 0522 43 70 86 - Fax: +212 0522 26 40 11

 

Vice Consolato Onorario a Marrakech
2, Rue Ibn Aicha 4° piano interno 16, Gueliz Marrakech
Tel. + 212 0524 420 276 - Fax. + 212 0524 430 650

 

Vice Consolato Onorario a Tangeri
Palazzo delle Istituzioni italiane (ex Palazzo Moulay Hafid)
Tel: +212 0 539 933608/+212 0 539 933608 o +212 0661 209047/+212 0661 209047

 

Vice Consolato Onorario Agadir
Bureau n.20 - 3º piano - immeuble OUMLIL (centre ville)
Tel.: +212 0528 846 252 - Fax.: +212 0528 846 375

 

ICE-agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane

 

Institut italien pour le Commerce Extérieur (ICE) - Section pour la Promotion des Echanges de l’Ambassade d’Italie
62, Boulevard d'anfa (angle bd. moulay youssef) immeuble bad abdelaziz - 20020 Casablanca
Tel. +212 522224992/522224994/52224995/52224996 - Fax: (00212) 522274952
L'Ufficio Ice Casablanca fornisce servizi di assistenza e informazione anche per Costa d'Avorio, Mauritania e Senegal.

 

CAMERE DI COMMERCIO

 

Camera di Commercio Italiana in Marocco
59, Rue Moussa Ibnou Noussair 1° piano Casablanca – Marocco
Tel: +212 522 27 82 17/+212 522 26 56 53/+212 522 26 46 51 - Fax: +212 522 27 86 27

 

Chambre de Commerce,d'Industrie et de Service de Casablanca

 

Chambre de Commerce Internationale Maroc

 

Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Rabat

 

Federation des chambres marocaines de commerce, d'industrie et de services

 

Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Agadir

 

Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Marrakech

 

MINISTERI

 

Ministère de l'économie et des finances: http://www.finances.gov.ma/
Ministère de l'Equipement et du Transport: http://www.mtpnet.gov.ma/MET_New/
Ministère de l'Energie, des Mines, de l'Eau et de l'Environnement: http://www.mem.gov.ma/
Ministère industrie, commerce, nouvelles technologies: http://www.maroc-trade.gov.ma/default.aspx
Ministere des Affaires Etrangeres et de la Cooperation: http://www.diplomatie.ma/
Ministère de l'Emploi et de la Formation Professionnelle : http://www.emploi.gov.ma/
Ministère de la justice: http://www.justice.gov.ma/index_fr.aspx
Ministère de la Communication: http://www.mincom.gov.ma/MinCom/FR/
Administration du tourisme: http://www.tourisme.gov.ma/index.htm

 

ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI

 

ANPME-Agence Nationale pour la Promotion de la Petite et Moyenne Entreprise
Centre Marocain de Promotion des Exportations - Maroc Export
Istituto italiano di cultura a Rabat
Moroccan Investment Development Agency
Administration des Douanes et Impôts Indirects
Haut-Commissariat au Plan du Maroc: http://www.hcp.ma/

 

TRASPORTI

 

 

ORGANISMI INTERNAZIONALI

 

Délégation de l'Union européenne au Royaume du Maroc http://eeas.europa.eu/delegations/morocco/index_fr.htm
The World Bank – Rabat: http://go.worldbank.org/KOAWPQ11Q0

 

PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI

 

Bank Al-Maghrib: http://www.bkam.ma/
Banque Populaire du Maroc: http://www.gbp.ma/Pages/Home.aspx
Banque Marocaine du Commerce et de l'Industrie: http://www.bmci.ma/
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).

 

(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.

 
 
(5) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.