Etiopia

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzta) usualmente richiesta per le spedizioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni a destinazione dell'Etiopia devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 
 
a) Fattura commerciale
Redatta in 4 esemplari, preferibilmente in inglese, deve contenere le menzioni abituali.

 
b) REX (Registered Exporter System): dichiarazione di origine
Sebbene l'Etiopia non conceda ancora un trattamento preferenziale ai prodotti originari dell'Unione europea, la dogana può richiedere la documentazione che giustifichi l'origine delle merci.
Dal 7 marzo 2017, l'Etiopia ha adottato il sistema REX (nell'ambito del sistema di preferenze generalizzate SPG) e di conseguenza all'atto dell'importazione può essere richiesta una dichiarazione di origine, in particolare quando si tratta di prodotti "incorporati in un prodotto locale e successivamente riesportati verso l'Unione europea".
Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i beni in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Può essere presentata da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro e esclusivamente da un esportatore autorizzato per spedizioni di valore superiore a 6.000 euro.

 
 
 
 
Generalmente la dichiarazione resa è così formulata:
 
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che, salvo indicazione contraria, si tratta di prodotti di origine preferenziale ....... ... ". "..............".
[Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].

 
c) Certificato di origine
Obbligatorio per tutti i prodotti, deve essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative all'emissione e utilizzo dei certificati di origine sono illustrate nell'Allegato XI.

 
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali: solo su richiesta dell'importatore.(1)

 
e) Certificato sanitario
Necessario per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc. (2)
 
Nota: Per le derrate alimentari pre-imballate potrebbe essere richiesto un certificicato di analisi.

 
f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Sulla base delle informazioni fornite dall’esportatore, il certificato attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione nazionale e unionale ed in libera e corrente vendita in Italia e/o nell'UE. (3)

 
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.

 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA

 
 
Carnet ATA
Il Paese NON aderisce alla convenzione ATA, le esportazioni vengono fatte secondo le procedure del diritto comune.
Le condizioni per l'impiego dei carnet ATA si possono reperire su questo sito.

 
 
ISPEZIONE DELLE MERCI

 
 
Un certificato di conformità alle normative etiopiche viene richiesto dal 1° luglio 2013. Riguarda: prodotti alimentari, prodotti chimici, tessili e cuoio, materie plastiche e gomma, attrezzature e materiale meccanico, elettrodomestici e prodotti elettrici e (dal 15 febbraio 2022) prodotti ad energia solare.

 

Il certificato è rilasciato dalle seguenti società:

TRASPORTO, IMBALLAGGIO


 
 
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 
 
c) Assicurazione trasporto
La regolamentazione del Paese prescrive che le spedizioni debbano essere assicurate.
 

   

e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non ci siano specifiche richieste in merito, è raccomandato l'impiego di imballaggi sani.
Per ulteriori informazioni sulla normativa NIMP-15 FAO è possibile consultare il documento sul seguente sito Internet: https://www.ippc.int/countries/ethiopia
 
Capitale: Addis Abeba
Città principali
Superficie (km²): 1 127 127
Popolazione: 84,7 milioni (2011); 110 milioni (2025)
PIL: 31,3 miliardi $
PIL/procapite: $359,9
Settori economici: agricoltura, produzione cemento, industria tessile ed alimentare
Religione: Cristiana 61%, musulmani 33%.
Lingue ufficiali: amarico, italiano, inglese
Moneta: Birr etiopico (Birr), ETB
Fuso orario: 3 ore avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 2 ore avanti rispetto all'Italia (1 ora avanti con l'orario legale)
La Repubblica Federale Democratica d'Etiopia è uno Stato dell'Africa orientale che vanta un'identità plurimillenaria (è considerata il più antico stato africano). L'Etiopia confina a nord con l'Eritrea, ad est con il Gibuti e la Somalia, a sud sempre con la Somalia e con il Kenya ed ad Ovest con il Sudan; è uno stato senza sbocco al mare.
 
Dal punto di vista amministrativo, l'Etiopia è suddivisa in 9 regioni, a cui si aggiungono due città autonome  Addis Abeba e Dire Daua. Le regioni sono a loro volta suddivise in 68 zone. Le zone sono suddivise in 556 distretti (woreda), di cui 6 a statuto speciale, e i distretti in vicinati (kebele).
Le regioni dell'Etiopia sono anche dette stati regionali, in quanto godono di una larga autonomia amministrativa; il governo centrale ha le caratteristiche di un governo federale. Ogni regione ha un proprio parlamento e un proprio governo locale. L'articolo 39 della costituzione concede a ogni regione il diritto di secessione dal paese; se questo sia un potere effettivo o solo nominale è un argomento largamente dibattuto.
 
L’Etiopia è membro di COMESA (Common Market for Eastern and Southern Africa), zona di libero scambio per l'Africa orientale e meridionale è una zona di libero scambio con l'obiettivo di realizzare il progresso economico e sociale sostenibile per tutti gli Stati membri attraverso una maggiore cooperazione e l'integrazione nei settori del commercio, dogane, trasporti, tecnologia, industria, energia, ecc.

 
Ha lo status di osservatore presso il WTO, e ha ripreso i negoziati di adesione.

 

L'Etiopia è uno dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono legati all'UE da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed entrato in vigore nel 2003. L’Accordo prevede, in particolare, l'istituzione di un partenariato economico (APE) che l'UE sta negoziando con sette regioni dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

 

L’Etiopia appartiene al gruppo dei paesi dell'Africa orientale e australe Eastern and Southern Africa - ESA (Paesi ESA: Comoros, Djibouti, Eritrea, Etiopia, Madagascar, Malawi, Mauritius, Seychelles, Somalia, Sudan, Zambia, Zimbabwe).

             

Lo stato dei negoziati tra l'UE e l'Africa orientale e meridionale è disponibile sul sito Internet della Commissione europea - DG Commercio.
 
 
L’Etiopia è beneficiaria del programma UE "Everything but Arms" in quanto rientra nell’elenco dei paesi meno sviluppati. Questo programma permette ai prodotti etiopi preferenze tariffarie sul mercato europeo.

 
PASSAPORTO E VISTI

 
 

Passaporto: necessario, con validità residua di almeno 6 mesi.

 
Visto d’ingresso: necessario, da richiedersi presso l’Ambasciata di Etiopia a Roma.

Il visto turistico può essere ottenuto anche all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba (ad eccezione dei cittadini italiani di origine eritrea i quali non possono avvalersi del rilascio del visto all’aeroporto).

Sulla base delle più di recenti disposizioni, all’aeroporto internazionale di Addis Abeba vengono  rilasciati, alla tariffa di 50 Dollari o il corrispettivo in Euro (al momento 48€) visti turistici validi 30 giorni (in alcuni casi anche 90 giorni – da verificare prima della partenza con l’Ambasciata di Etiopia a Roma).

I connazionali interessati a prolungare la propria permanenza in Etiopia dovranno recarsi personalmente, nei giorni immediatamente precedenti la scadenza del primo visto rilasciato, all’Ufficio Immigrazione (“FDRE Main Department for Immigration and National Affairs”, comunemente noto anche come “Immigration Office”, situato nella zona delle Poste centrali, dell’Ospedale Black Lion e dell’Ambasciata di Svezia), muniti di passaporto, una fototessera e 100 Dollari. Si fa presente che eventuali successivi rinnovi sono soggetti a tariffe molto elevate (150 Dollari per il secondo rinnovo, 200 per il terzo) e che, in caso di permanenza nel Paese oltre i termini di scadenza del visto, sono previste multe e possono sorgere difficoltà. Pertanto si raccomanda di non protrarre la permanenza in Etiopia oltre i termini di scadenza del visto.

Si raccomanda di rispettare in maniera scrupolosa la normativa locale in materia di ingresso, transito e residenza nel Paese, quale che sia la motivazione del viaggio in Etiopia (turismo, lavoro, missione umanitaria, giornalismo, ecc). Occorre, in particolare, assicurarsi di essere in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa. In caso di ingresso nel Paese con visto turistico, non sarà possibile entrare un rapporto/contratto di lavoro (anche se di volontariato) e ottenere un permesso di residenza per motivi di lavoro.

L'Ambasciata di Etiopia rilascia diversi tipi di visti: Diplomatico, ufficiale, di servizio, d'affari, turistico o di transito, a seconda delle necessità dei richiedenti. L'Ambasciata rilascia, inoltre, visti singoli, multipli e di reingresso.

INDIRIZZI UTILI

Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba: http://www.ambaddisabeba.esteri.it/
Ambasciata d’Etiopia a Roma: http://www.ethiopianembassy.it/
Ethiopian Investment Agency: www.ethioinvest.org 
Ethiopian Governmental Portal: http://www.ethiopia.gov.et/government
Ministry of Foreign Affairs: http://www.mfa.gov.et/
 
 
 


 

 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.