Brunei

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione del Brunei devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 
a) Fattura commerciale 
In triplice copia, in inglese.

 
 
b) Certificato di origine
Su richiesta dell'importatore. Redatto su formulario comunitario vistato dalla Camera di Commercio competente. Le regole relative all'emissione e all'utilizzazione dei certificati d'origine sono previste nell'allegato XI.

 
 
c) Certificato fitosanitario (1)
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.

 
 
d) Certificato sanitario (2)
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.

 
 
e) Certificazione Halal (3)
La carne di manzo e pollame devono ricevere la certificazione halal.

 
 
f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.

 
 
Da sapere: Il Brunei ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (4)

 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 
 
c) assicurazione trasporto
Non vi è l’obbligo di assicurazione delle merci nel Brunei ma si richiede la presentazione di un certificato di assicurazione che indichi l’importo assicurato.

 
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene al momento non vi sia alcun obbligo in proposito, prima dell’invio si suggerisce di informarsi presso l’importatore, infatti i paesi che fanno parte della convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV) possono applicare al momento dell’importazione, le norme fitosanitarie previste dalla normativa NIMP-15 FAO. Per ulteriori informazioni e per i paesi che hanno adottato la normativa NIMP-15 è possibile consultare il documento sul seguente sito Internet: https://www.ippc.int/en/countries/brunei/

 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA

Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni si fanno secondo le procedure di legge.
Per ulteriori informazioni consultare le pagina web di questo sito.
Capitale: Bandar
Città principali: Seri Begawan
Superficie: (km²):5765
Popolazione: 406.000 (2011); 495.000 (2025)
PIL: 15,5 miliardi $
PIL/pro-capite: 36.583,8 $
Settori economici: produzione di petrolio grezzo e gas naturale
Religione: Islam (religione ufficiale) 67%, Buddisti 13%, Cristiani 10%.
Lingue ufficiali: malese, inglese, cinese
Moneta: dollaro del Brunei, BND
Fuso orario: 8 ore avanti rispetto all'orario del meridiano di Greenwich; 7 ore avanti rispetto all'Italia


Il Sultanato del Brunei (ufficialmente indicato come Nagara Brunei Darussalam, cioè Stato del Brunei), è uno Stato ricco di petrolio situato sull'isola del Borneo, nel sud-est asiatico. Ad eccezione della costa affacciata sul Mar Cinese Meridionale, confina con la Malesia.

Brunei si trova nella parte settentrionale dell'enorme isola di Bòrneo, che è addirittura la terza isola del mondo per estensione ed è l'unica ad essere suddivisa fra tre Nazioni differenti. Il sultanato è a pochi gradi a nord dell'Equatore.

Lo Stato che "avvolge" le due parti del sultanato è la Malaysia, ma anche qui siamo in presenza di una suddivisione territoriale, ancora più notevole. Infatti la regione della Malaysia che è confinante con il Brunei è costituita da Sarawak ad occidente e da Sabah, a oriente, ed è staccata dalla parte principale dello Stato, che si trova sulla penisola malese, a sud della Thailandia e a nord del piccolo Singapore.

Sarawak e Sabah sono più grandi del resto dello stato malese, la parte peninsulare, su cui sorge la capitale, Kuala Lumpur. Il resto del Borneo, a sud della parte malese, appartiene all'Indonesia, dove il Borneo viene chiamato Kalimantan.

Il Brunei è molto piccolo, 5.766 km², circa un quarto della Sardegna, ed è abitato da circa 370.000 persone. Il sultano, appartenente ad una monarchia che governa sul Brunei da quattro secoli, è un sovrano pressocché assoluto, e non esistono un Parlamento e dei partiti politici.

Il Brunei è membro del APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation Forum). È anche membro dell'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico). In quanto tale, il Brunei partecipa alla Comunità Economica ASEAN (AEC), entrata in vigore il 31 dicembre 2015, al fine di rendere la regione un vero e proprio mercato comune.

Nell’ambito l'ASEAN, è parte di numerosi accordi di libero scambio firmati. Ha negoziato anche un accordo bilaterale con il Giappone e un accordo plurilaterale con Cile, Singapore e Nuova Zelanda denominato TPSEP (Accordo strategico di partenariato economico transatlantico), da cui la negoziazione dell'accordo TTP ( accordo di partneriato transpacifico) che copre una dozzina di paesi. L'accordo è stato firmato il 4 febbraio 2016 e dovrà essere ratificato dai 12 parlamenti nazionali. I dodici paesi firmatari rappresentano 800 milioni di persone e rappresentano il 40% dell'economia mondiale.
Tutti gli accordi sono elencati sul sito del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio del Brunei.

 

Il Brunei è membro del WTO dal 1° gennaio 1995.

 

Nelle sue relazioni con l'UE, il Brunei fa parte dell'ASEM (Asia Europe Meeting), un processo informale di dialogo tra Stati membri, Commissione europea e paesi asiatici.

 

Come membro della ASEAN, il Brunei beneficia di programmi di cooperazione dell'UE.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e il Brunei può essere consultata sul sito web dell’ Azione esterna dell’ UE.

 

In attesa della negoziazione di un accordo di libero scambio tra l'UE e l'ASEAN, l'UE continua i negoziati su questo tipo di accordo con ciascun Stato membro. Attualmente non esistono accordi bilaterali negoziati tra l'UE e il Brunei.

 

Grado di apertura del mercato 
Il sistema doganale online del Brunei è completamente operativo e la dichiarazione di importazione dovrà essere trasmessa elettronicamente.
Divieti all’importazione sono applicati principalmente per ragioni di sicurezza, salute, protezione di fauna e flora selvatica e per moralità (stupefacenti, animali vivi, armi e munizioni, alcuni vaccini). La lista dei prodotti controllati si trova sul sito della Dogana del Brunei.
Attualmente non esistono norme obbligatorie (regolamenti tecnici) in Brunei.
PASSAPORTO E VISTI

Passaporto: passaporto necessario, con validità residua di almeno 6 mesi (condizione assolutamente necessaria anche per muoversi negli altri Paesi dell'area geografica). Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto di ingresso: non è necessario per permanenze non superiori ai 30 giorni 
(www.immigration.gov.bn/visiting.htm). In caso di soste maggiori, non essendoci una Ambasciata del Brunei in Italia, il visto può essere richiesto transitando per Singapore oppure in una delle città europee sedi di Ambasciate del Brunei:
 
Non vi sono ambasciate o sedi consolari italiane in Brunei. L’ambasciata italiana competente è quella di Singapore.
Ambasciata d’Italia a Singapore: www.ambsingapore.esteri.it

 

Non vi sono sedi consolari del Brunei in Italia. I cittadini italiani possono soggiornare nel paese per 30 giorni per turismo, affari e visite senza chiedere il visto prima di partire. Per altre tipologie di visto, o per altri servizi, possono rivolgersi alla sede dell’High Commission del Brunei a Londra.
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza. L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni. Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza. Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

(3) La certificazione halal è rilasciata da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica). La certificazione Halal Italia, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero.
 
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.