Bolivia

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerializzata) usualmente richiesta per le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni destinate alla Bolivia devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 

a) Fattura commerciale
In tre esemplari e in lingua spagnola. Deve riportare, oltre alle indicazioni abituali, la descrizione completa della merce, il prezzo unitario e totale, la moneta di pagamento e l’Incoterm di riferimento.
Se l'importatore lo richiede, la fattura può essere legalizzata dalla competente Camera di Commercio e dal consolato boliviano.

 
 
b) REX (Registered Exporter System): dichiarazione di origine
Sebbene la Bolivia non conceda ancora un trattamento preferenziale ai prodotti originari dell'Unione europea, la dogana può richiedere la documentazione che giustifichi l'origine delle merci.
Dall'8 maggio 2018, la Bolivia ha adottato il sistema REX (nell'ambito del sistema di preferenze generalizzate SPG) e di conseguenza all'atto dell'importazione può essere richiesta una dichiarazione di origine, in particolare quando si tratta di prodotti "incorporati in un prodotto locale e successivamente riesportati verso l'Unione europea".
Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i beni in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Può essere presentata da qualsiasi esportatore per spedizioni  di valore inferiore a 6.000 euro e esclusivamente da un esportatore autorizzato per spedizioni di valore superiore a 6.000 euro.

 
Generalmente la dichiarazione resa è così formulata:

 
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che, salvo indicazione contraria, si tratta di prodotti di origine preferenziale ....... ... ". "..............".
[Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].
 
c) Certificato di origine
Il certificato di origine (redatto sul formulario comunitario) è obbligatorio per determinati prodotti, come animali vivi, piante, determinati prodotti alimentari e bevande, fertilizzanti e pesticidi.
Può anche essere richiesto dall'importatore per altri motivi. L’importatore può richiedere la legalizzazione del consolato boliviano
Le regole di emissione e utilizzo dei certificati d’origine sono precisati nell`Allegato XI.

 
 

d) Certificato fitosanitario (1) 
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali. 

e) Certificato sanitario (2)

Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc..).
  
f) Certificato di libera vendita per i prodotti cosmetici (CLV) (3)
Non richiesto (la soppressione dell'obbligo di presentazione dei certificati di libera vendita dei prodotti cosmetici per la Comunità Andina - comprendente Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù - è stata stabilita dalla delibera n. 833 del 27 novembre 2019).

Da sapere: La Bolivia ha firmato la Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961. (4)

 
 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGI, ETICHETTATURA

 

a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 

b) Lista dei colli

Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
Non vi è alcun obbligo di assicurazione locale per il trasporto internazionale di merci in Bolivia.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinati alla Bolivia devono essere stati trattati (fumigati) e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/bolivia/

 
 
e) Etichettatura
L'etichettatura deve essere in spagnolo.
L'etichetta dell'imballaggio preconfezionato di prodotti alimentari deve essere approvata dal Servizio nazionale per sicurezza alimentare agraria (SENESAG - http://www.senasag.gob.bo/). A cura dell’importatore. Le principali indicazioni da inserire sono: il nome commerciale, l'elenco degli ingredienti, la data di scadenza, la denominazione dell'azienda, il paese di origine, il numero di approvazione dell'etichetta.

 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
Carnet ATAIl paese NON aderisce alla convenzione ATA: le esportazioni si svolgono secondo le procedure del diritto comune.
Capitale: La Paz
Città principali: Santa Cruz, Cochabamba
Superficie Km²: 1,098.6
Popolazione: 11,05 milioni (Banca Mondiale 2017) 
Reddito Nazionale: PPA(*): 81,06 miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Reddito Nazionale/pro-capite: PPA(*): 7.330 US$ (Banca Mondiale 2017)
PIL: 37,5 1miliardi US$ (Banca Mondiale 2017)
Settori economici: materie prime (prodotti minerari, idrocarburi)
Religione: Cattolici (95%); Protestanti - Evangelici, Metodisti – (5%)
Lingue ufficiali: Spagnolo
Moneta: Boliviano (BOB)
Fuso orario: 4 ore indietro rispetto all’orario del meridiano di Greenwich, 5 ore indietro rispetto all’Italia

 

(*) PPA – parità potere di acquisto
La Bolivia fa parte della Comunità andina (CAN), del Mercosur (Mercato comune del Sud), dell’Associazione latino-americana di integrazione economica intergovernativa (ALADI), Union dell’Unione delle nazioni sud-americane (UNASUR) e dell’Organizzazione degli Stati-Americani (OAS).

 

Il paese è membro del WTO dal 12 settembre 1995.

 

La Bolivia appartiene anche al gruppo dei paesi dell'America latina che dialoga con l'Unione europea tramite vertici organizzati ogni due anni.
L’evoluzione delle relazioni politiche tra UE e paesi dell’America Latina sono consultabili sul sito Relazioni esterne dell’UE.

 

L'UE e la Comunità andina dovrebbero negoziare un accordo di associazione ma le differenze con l'Ecuador e la Bolivia hanno impedito negoziati.
È quindi con la Colombia da un lato, e con il Perù dall'altro, che i negoziati sono stati avviati e hanno portato alla firma di due accordi entrati in vigore nel 2013. La Bolivia ha la possibilità di aderire a questo accordo.

 

Lo stato delle negoziazioni/conclusioni dell’Accordo di Libero scambio tra l’UE e i paesi del CAN sono consultabili sul sito web della Commissione europea –DG trade.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e i paesi dell'America latina è disponibile sul sito Azione esterna dell’UE.

 

La Bolivia beneficia del Sistema di preferenze generalizzate (regime di incentivazione speciale), che consente l'ingresso di molti prodotti boliviani senza dazi o quote nel mercato europeo.

 

Grado di apertura del mercato
La Bolivia ha adottato misure per modernizzare e semplificare il suo regime commerciale. Tuttavia, impone divieti all'importazione di beni che le autorità ritengono dannose per l'ambiente, la salute delle persone e degli animali o la conservazione delle piante. Inoltre, proibisce le merci che potrebbero minare la sicurezza dello stato e del sistema economico e finanziario della nazione.
Dal 1° luglio 2018, una circolare emessa dall'Autorità doganale nazionale ha autorizzato l'importazione di nuovi veicoli in Bolivia.
La dogana è stata informatizzata e le procedure doganali automatizzate, grazie al sistema ASYCUDA. Esiste il programma di operatore economico autorizzato introdotto nel 2012.
Ci sono zone di libero scambio che offrono benefici fiscali.
Per maggiori informazioni consultare il sito web della dogana boliviana.
PASSAPORTO E VISTI

 

Passaporto: necessario, con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'ingresso; necessario biglietto di andata e ritorno.
Per le eventuali modifiche relative a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto di ingresso: non necessario, fino a tre mesi di permanenza nel Paese. Poiché, generalmente, le Autorità di frontiera, in mancanza di indicazioni diverse da parte del turista, appongono un timbro per un  soggiorno di 30 giorni, si raccomanda a coloro che intendano soggiornare oltre i 30 giorni ma non oltre i 90 giorni, di dichiararlo al momento dell’ingresso alle suddette Autorità.
 
INDIRIZZI UTILI
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
 
Ambasciata di Bolivia in Italia
 

 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN BOLIVIA
 
Ambasciata d'Italia in Bolivia
 

 
ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Instituto Italiano para el Comercio Exterior
Per i servizi su questo mercato rivolgersi all'ufficio Ice di: Santiago del Cile

 

CAMERE DI COMMERCIO

 
Càmara Nacional de Comercio
Cámara Nacional de Industrias

 
MINISTERI

 
Ministero dell’economia e della finanza pubblica
Ministero degli Affari Esteri
Ministero dell’Ambiente
Ministero di pianificazione allo sviluppo
Ministero Idrocarburi ed Energia
Ministero delle Miniere e Mettallurgia
Vice Ministero dell’Investimento Pubblico e Finanziamento Esterno VIPFE

 

ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI

 
Promueve Bolivia
Fundación AGRECOL
ExportaPymes - Centro para la Internacionalization de las Pymes
Autoridad de Supervisión del Sistema Financiero de Bolivia (ASFI)
Istituto Italo-Latino Americano (IILA)
IBNORCA – Istituto boliviano di normazione e certificazione
Dogana nazionale della Bolivia
Istituto Nazionale di Statistica – INE
BoliviaContact
SICOES (Sistema di Contrattazioni dello Stato)
FUNDEMPRESA

 
ORGANISMI INTERNAZIONALI

 
Inter-American Development Bank
Delegazione dell’Unione Europea in Bolivia

 

PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI

 
Autorità del Sistema Finanziario ASFI
ASOBAN (Associazione delle Banche Private della Bolivia)
Bolsa Boliviana de Valores S.A
Banco Central de Bolivia
Bancosol
Banco economico
Banco Mercantil Santa Cruz
Banco de Crédito BCP
Banco Los Andes ProCredit Bolivia
Banco Bisa
BancoUnion
Banco Nacional de Bolivia – BNB
Banco Ganadero

(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.