Bangladesh

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione del Bangladesh devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:

 
 
 
a) Fattura commerciale
Stabilita in triplice copia, in inglese, deve indicare l'origine della merce con la menzione 'Country of origin' seguita dal nome del paese di fabbricazione, una descrizione dettagliata dei prodotti compresa se possibile la nomenclatura a 8 cifre.

 
 
b) Certificato di origine
Su richiesta dell’importatore. Le regole relative all’emissione e utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell’Allegato XI.

 

c) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.

 
 
d) Certificato sanitario (2) 
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).

 

e) Certificato o attestato di vendita libera per i cosmetici
Non richiesto.

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
Non richiesta

 
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinati al Bangladesh devono essere stati trattati (fumigati) e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/bangladesh/

 

Da sapere:
Esistono diversi requisiti di etichettatura, che variano per prodotto.
L'etichettatura deve essere in inglese o bengali.
La maggior parte dei prodotti deve contenere il nome e l'indirizzo del produttore, il nome e il tipo di prodotto, la data di scadenza (in particolare per gli alimenti e le bevande, eccetto vino e liquori), paese di origine (ad eccezione di alcuni prodotti: carbone, zinco, merci importate dai produttori, esportatori di abbigliamento, ecc.).
Indicazioni specifiche dovrebbero figurare su medicinali, cosmetici, pesticidi, ecc.
Si prega di fare riferimento alle informazioni sul sito Market Access, nella sezione “Procedure e formalità” che tuttavia dovrebbero essere completate.

 
ISPEZIONE DELLE MERCI

 
Un controllo di conformità degli standard approvati dal Bangladesh Standards and Testing Institution (BSTI) si applica alle seguenti categorie di prodotti:

• prodotti elettrici ed elettronici
• prodotti cosmetici e chimici
• materiali da costruzione
• sanitari
• prodotti tessili e di cuoio, ecc.

 

Questo controllo è effettuato da un'azienda approvata dal Ministero del Commercio del Bangladesh: Intertek France:  http://www.intertek.com/government/

AMMISSIONE TEMPORANEA
 
Carnet ATA - Il Paese NON aderisce alla Convenzione ATA.
Per ulteriori informazioni consultare le pagina web di questo sito.
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Capitale : Dacca (Dhaka)
Città principali: Chittagong, Khulma
Superficie (km²): 142 615
Popolazione: 150,5 milioni (2011); 175,2 milioni (2025)
PIL: 113 miliardi $
PIL/procapite: 678 $
Settori economici: agricoltura ; gas naturale 
Religioni: Musulmani 83%, Hindi 16%.
Lingua ufficiale: Bengali. l’Urdu e l’Hindi sono lingue di minoranza e l’inglese è molto diffuso.
Moneta: L’unità monetaria del Bangladesh è il Taka (TK), diviso in 100 paisa.

Il Bangladesh è situato nella sezione nordorientale del subcontinente indiano, nell'Asia meridionale. Confina a ovest, a nord e a est con l'India, a sudest con il Myanmar e a sud si affaccia sul golfo del Bengala. 

Curiosità sul nome:  Il nome Bangladesh significa "Paese del Bengala" .

Il Bangladesh fa parte della SAARC (South Asian Association for Regional Cooperation), che promuove la cooperazione tra i suoi membri (Afghanistan Bangladesh, Bhutan, India, Maldive, Nepal, Pakistan, Sri Lanka) in molteplici settori. Uno dei suoi principali obiettivi è la creazione di un'Unione economica dell'Asia meridionale entro il 2020. L'UE è un membro osservatore della SAARC, ciò può contribuire all’integrazione di questa regione nell’ambito dell’insieme di norme che facilitano il commercio.

 

La creazione di una zona di libero scambio nell'Asia meridionale (SAFTA - Agreement on South Asian Free Trade Area) è uno degli elementi.
Inoltre, Sri Lanka fa parte del BIMST-EC (Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation) il cui obiettivo è il rapido sviluppo economico grazie alla cooperazione e la reciproca assistenza. L’iniziativa della baia del Bengala vuole essere un legame tra l’Asia meridionale e quella del Sud est.

 

Il Bangladesh ha anche adottato misure per rafforzare le relazioni economiche bilaterali con l'India.

 
E 'membro del WTO dal 1° gennaio 1995.

 

Nelle sue relazioni con l'UE, il Bangladesh fa parte dell’ASEM (Meeting Asia-Europa - Incontro Europa-Asia) e beneficia dei programmi di cooperazione avviate dalla UE a favore di ASEAN e altri paesi asiatici.

L'Unione europea e il Bangladesh sono legati da un accordo di cooperazione del 2001, che ha ampliato la cooperazione nel commercio e lo sviluppo economico, i diritti umani, il buon governo e l'ambiente. Lo sviluppo delle relazioni commerciali tra l'UE e il Bangladesh è disponibile sul sito web della Commissione europea – DG commercio.

Lo sviluppo delle relazioni politiche tra l'UE e il Bangladesh è disponibile sul sito web per l’Azione esterna dell’UE.

 

IL Bangladesh continua a limitare il numero di restrizioni alle importazioni. Per ulteriori informazioni: http://customs.gov.bd/index.jsf.
 

SETTORI PRODUTTIVI

L’economia del Bangladesh dipende in larga misura dal settore agricolo, che pesa all’incirca per il 17,2% sul totale del prodotto interno lordo ma dà lavoro alla metà della popolazione attiva.

 

Il comparto manifatturiero è marcatamente dominato dalla produzione di abbigliamento. Si tratta di un settore in crescita costante, che negli ultimi vent’anni ha visto la proliferazione di numerose piccole e medie imprese, impegnate nell’esportazione di quei prodotti tessili (tra cui figurano soprattutto capi preconfezionati) che rappresentano la prima voce delle esportazioni nazionali, specie verso i mercati europei e statunitensi. Bassissime le tutele dei lavoratori, come si è visto in occasione del crollo di una fabbrica a Dacca, nell’aprile 2013, che ha provocato più di mille morti tra i lavoratori e indotto la chiusura di 200 stabilimenti a rischio. L’industria tessile del Bangladesh, che include maglieria e tessile-abbigliamento insieme a prodotti tessili specializzati, è la principale fonte di utili delle esportazioni nazionali, superando l’India e la Cina. Negli ultimi anni la disponibilità di manodopera a basso costo ha reso il Bangladesh il secondo produttore di indumenti al mondo dopo la Cina: con un mercato da 20 miliardi di dollari all’anno, l’industria tessile bengalese garantisce l’80% delle esportazioni del paese, delle quali l’80 per cento verso l’Unione Europea rappresentando 1/5 dell’economia del Paese e quattro-quinti delle sue esportazioni.
 
PASSAPORTO E VISTI

Passaporto: Necessario. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto d’ingresso: Necessario. Per permanenze inferiori ai 30 giorni è possibile richiedere il visto all’arrivo in aeroporto dietro il pagamento di 51 dollari USA, da effettuarsi in contanti.
Le procedure di rilascio del visto all’arrivo possono essere particolarmente macchinose.
 
INDIRIZZI UTILI
 
Ambasciata d’Italia a Dhaka: www.ambdhaka.esteri.it/
Rappresentanza dell’ICE a Dhaka: www.ice.gov.it/paesi/asia/bangladesh/index.htm
Banca Centrale: www.bangladesh-bank.org
Bangladesh Export Processing Zones Authority: http://www.epzbangladesh.org.bd/

 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.